venerdì 29 ottobre 2010

Vietnam-istan (versus: oppium.gov)

Negli ultimi anni dell'intervento militare statunitense in Vietnam, che non può chiamarsi nemmeno guerra, sentendo odore di disfatta, i militari Usa sconvolsero l'equilibrio ecologico del paese con ogni sorta di inquinanti di lungo periodo, irrorati dal cielo per coprire quante più aree possibili, secondo il detto, non potendo appropriarsi del paese: "muoia sansone con tutti i filistei". Sempre in quegli anni i militari Usa curarono i centri ricreativi per i loro soldati in licenza breve che situarono in Thailandia (neutrale in quel conflitto) al ridosso del confine vietnamita, nei quali la droga era una delle motivazioni della ricreazione, oltre al sesso mercenario (vedi anche: Vittorino Andreoli, La testa piena di droga, BUR 2008, pp. 772, € 15,00, alle pp. 32-33). Poi si sa come è andata a finire: che i vietcong misero in fuga l'esercito "più potente del mondo", ma rimasero con il cerino in mano dell'inquinamento, per il quale ancora oggi nascono bambini deformi a migliaia ogni anno.

Le più recenti vicende afgane sembrano ricalcare quella storia. Inquinamento a base di proiettili di uranio impoverito (sic!), festini in caserma a base di sesso e frustino, droga per consumo militare interno e commercio internazionale di droga sotto la supervisione delle truppe.

Ci dicono che le truppe USA che compaiono in certi video di YouTube (voce di ricerca sulla home di YouTube: Heroin smuggling by CIA) nei campi di oppio in Afganistan sono presenti per supervisionare la distruzione delle colture o dei raccolti affinchè non prendano la strada dell'esportazione clandestina verso l'occidente, ma non è vero.
Questo sito ne testimonia l'opposto, e cioè che le truppe USA supervisionano le coltivazioni nelle varie fasi, dalla semina, alla crescita delle piantine, alla maturazione fino al raccolto e, oltre, fino al magazzinamento e alla tassazione dei proventi, nonchè la produzione degli stupefacanti.
Lo avrebbe affermato nel novembre 2009 il ministro afgano della Counter Narcotics Generale Khodaidad Khodaidad , per cui "la maggior parte dei raccolti sono stoccati in due province controllate dalle truppe degli Stati Uniti, del Regno Unito e del Canada. Ha anche detto che le forze NATO tassano la produzione di oppio nelle regioni sotto il loro controllo e che le truppe straniere stanno guadagnando denaro dalla produzione di stupefacenti in Afghanistan".
Inoltre, un recente rapporto delle Nazioni Unite afferma che "l'oppio afgano sta avendo un impatto devastante sul mondo, uccidendo migliaia di persone nei paesi consumatori".
Non è il caso di rammentare che cos'è l'oppio, nè che da esso si ricava la morfina, e da questa si ricava l'eroina.
Non è il caso di elucubrare, qui, gli effetti di tali droghe, basta la confessione shock di Francesca su YouTube, o quest'altra testimonianza , più cruda delle precedente, e le altre che si possono vedere su quella pagina web.

Il nostro Paese ha affrontato la problematica con la cura, cioè tentando la via del "minimo danno sociale" poichè gli effetti collaterali sono reati come i furti o lo spaccio che servono al consumatore per finanziarsi le dosi giornaliere.
La malattia, paradosso della sanità pubblica, viene riscontrata generalmente dagli agenti delle forze dell'ordine che provvedono ad informare il Prefetto il quale, dopo avervi tolto i documenti come passaporto, carta d'identità e patente di guida, obbliga il drogato alla somministrazione controllata di metadone e subutex nelle strutture sanitarie pubbliche come i SERT specializzati nel il trattamento della dipendenza da stupefacenti.
Se l'agente vi trova addosso una dose giornaliera siete avviati al SERT, se ve ne trova di più siete avviati al carcere in quanto ritenuti spacciatori. E' la legge, figliolo ! La legge del 1975 rivista in tono forcaiolo da Fini e Giovanardi nel 2006.
Facile ! No ? O t'accontenti della droga di Stato o vai in galera. Non importa se è una canna o una pera.

Nulla si dice mai, tuttavia, sul colpire le grosse organizzazioni criminali che fiancheggiano quelle truppe di cui dicevamo prima, in una specie di concertazione nella quale c'entra anche la politica e le grandi aziende multinazionali (vedi Fabio Mini, La guerra dopo la guerra, Einaudi 2003, pp. 294, € 14,00).
Nulla si dice sui motivi che portano un giovane a diventare consumatore, sulla caduta dei valori, sui paradigmi che vengono presentati come "vincenti": furbizia, corruzione, sfregio del collettivo, ecc..

Leggere il libro di Vittorini Andreoli per farsi una panoramica del fenomeno droga neli ultimi 50 anni è un'esperienza che consiglio ai giovani e ai genitori, nonchè ovviamente agli operatori delle comunità, dei SERT, delle scuole e delle associazioni giovanili in genere.
Se quanto sopra non vi basta a farsi un'idea dei miti, dei riti, e dei soldi che sono nella pratica della droga, guardata questo documentario (1h.36').

lunedì 11 ottobre 2010

Il leccaculo e lo stronzo

C'è un bel libro che merita gli allori della modernità: Richard Stengel, MANUALE DEL LECCACULO (sottotitolo: Teoria e storia di un'arte sottile), Fazi Editore, Roma 2001, € 9,50. Allego copertine ed indice.
Ne consiglio la lettura a pochi, con escluzione dei principianti di queste cose, poichè sembra tutto un paradosso, ma per capirlo ci vuole tatto e intuito e una bella dose di capacità di ... lettura ... appunto, ma non di lettura di un libro, ma di lettura della realtà, il che è più arduo che mai negli ultimi decenni che ci hanno visti attaccati alle sciocchezze delle fiction e agli accomodanti tran-tran dei luoghi comuni e prevalenti, che per uno che ha praticato il '68 (durando fino al '77) sono come l'acido al vetriolo su una mano.
Per non faticare troppo, inoltre, mi permetto di riportare da un blog l'estratto da un brano sull'argomento:
"Guardatevi da chi vi lecca il culo (...). Diffidate da chi cerca facili consensi, tanto più se ne fa incetta laddove appaiono ingannevolmente rivoluzionari ed invece sono ancor più semplici, semplicistici ed abusati. E dunque, quasi sempre, hanno ben poco di condivisibile. Basta solo analizzare un po’ più attentamente.
Evitate chi si serve di bersagli comodi che vulgata vuole (o crede; anzi, finge – o meglio, si illude) che siano scomodi.
L’attore che sale sul palco e dice cose che suonano subito giustissime e sacrosante sulla situazione politica, con cui non si può non esser istintivamente d’accordo; l’appassionato oratore che scatena un commosso applauso; l’amante sognatore; sono i primi di cui non vi dovete fidare mai. Né di loro, né della bontà di ciò che dicono. Il più delle volte, sono luoghi comuni che non sono ancora stati riconosciuti come tali, e quindi si è ancora convinti che siano la verità, quando invece sono solo menzogne."
Ma, si sa! Quelli sono anarchici ed esagerano. Però tante cose che dicono sono condivisibilissime anche se fanno fede sulla presunta autonomia di pensiero delle persone, cosa che non è realistica, tanto che Nietsche si è inventato il superuomo per esorcizzare l'orrore del conformismo.

E poi c'è lo stronzo. Un altro bel libro (della sociologia di ispirazione anglosassone) di Robert Sutton, docente di management alla Stanford Engineering School, che nel suo The Asshole Method (traduzione italiana: IL METODO ANTISTRONZI, Elliot Edizioni) ne parla diffusamente e in modo assai "scientifico" (blog da visitare, tra i tanti).

Ora, se prendiamo queste due - diciamo - qualità, che possono essere riscontrate anche contemporameamente in una stessa persona, e facciamo una "analisi delle combinazioni", ci rendiamo conto della grande varietà di figure presenti nel genere umano.
Se la persona normale la indichiamo con "N", il leccaculo lo indichiamo con "L" e lo stronzo con "S", abbiamo le seguenti combinazioni:
NNN, NNL, NLL, LLL, NNS, NSS, SSS, NLS, NSL, LLS, LSS, SLL, SSL.
A me pare che non ve ne siano altre, ma vado "a braccio" perchè non conosco la teoria del calcolo combinatorio e, dunque, per ora, mi accontento dei risultati esposti.
Chi sono queste persone?
La prima, cioè la NNN, si potrebbe dire che è un "pezzo di pane", di grande bontà, che va d'accordo con tutti, che non farebbe mai male neanche a una mosca e neanche per scamparsela dalla propria morte, che ha "principi" assoluti, o quasi, ai quali si riferisce, che non è assolutamente manovrabile: dunque, un coglione. Ma, attenzione! Potrebbe anche essere un santo, un soggetto dotato di una visione superiore, che ha paradigmi in sfere dell'intelletto difficili da immaginare.
La seconda, e cioè la NNL, oppure la NNS (tipi che possono essere accomunati), è il tipo che copre il 90-95% della specie umana: una persona normale con qualche difettuccio che impiega nelle circostanze appropriate per forzare un pò la situazione che non gli si mette bene o per ottenere qualche ammissibile vantaggio, ma generalmente non a scapito di altri; una persona con la quale è possibile un compromesso o una certa "complicità" su questioni determinate; una persona incline agli amici e agli amori; una persona che se non ti è amica non ti da fastidio, e che se ti è in qualche misura nemica, comunque, la rispetti. Dunque, una persona adorabile o quasi. Una persona che ha un ruolo attivo nella società, con la quale puoi discutere anche su problemi controversi e dalla quale alla fine ci si lascia con qualche punto di vista in comune.
La terza, e cioè la NLL, oppure la NSS (tipi diversi per il modo, ma uguali per l'intensità), è il tipo che si riconosce a prima vista. Il NLL ti si avvicina leccandoti perfino le scarpe, e anche se c'hai pistato una merda di cane due minuti fa (con buona pace per i cani, che amo), striscia come un verme pur di ottenere da te quel che gli serve. Mentre il NSS ti affronta subito con qualche spoloquio che la circostanza non farebbe nemmeno immaginare e, dunque, in modo apparentemente del tutto gratuito, facendoti osservare quanto sei inadeguato o inadempiente, e ciò al fine di abbassare la tua dignità e costringerti (se ci caschi) a fare quel che gli serve. La NLS e la NSL sono un misto delle altre due e dipende da ciò che prevale in loro quando si alzano al mattino, o come intendono impostare l'approccio con l'altro: se è un superiore prevarrà il leccare, se è un inferiore prevarrà lo stronzo. Di questo terzo tipo ce ne sono molti (sempre nell'ambito di quel 5-10%) o, meglio, ce ne sono sempre abbastanza anche nelle organizzazioni piccole per rovinarti la giornata se li incroci e, dunque, è meglio starci assolutamente alla larga, far finta di non averli visti o, se proprio vi hanno visto che li avete visti, accennare ad un sorriso, ma non troppo espansivo se no si sentono autorizzati ad "attaccare bottone", anche se non hanno niente per la testa verso di te. In questo terzo tipo esiste, comunque, una componente di normalità che, però, prevale non spesso, e quando prevale sembra di trovarci davanti ad uno del secondo tipo, dunque uno abbastanza accettabile, ma attenzione che durante il colloquio potrebbe inaspettatamente prevalere il terzo tipo e, allora, vi mangereste i gomiti per aver pensato: "Lo sapevo che questo era così, ma mi sono illuso e ci sono cascato".
La quarta, e cioè la LLS, LSS, SLL, SSL (quattro tipi che si assomigliano e si confondono tra loro) non hanno nemmeno una minima componente di normalità e, dunque, dopo i primi approcci imparate subito a starne alla larga sempre, perchè le loro "qualità" si estrinsecheranno ben al di là dell'approccio che ha avuto con voi, e proseguiranno a vostra insaputa con altre persone per mettervi in cattiva luce, e ciò lo faranno sempre, con un pretesto qualsiasi, addossandovi ogni colpa relativamente a qualche aspetto, per cui se il loro interlocutore c'è cascato lo capirete quando lo incontrate: storce il naso e vi schiva come se gli aveste fatto qualcosa direttamente a lui.
La quinta è il massimo. Si tratta del tipo LLL e del tipo SSS, simili nell'intensità del loro essere ma profondamente diversi per il modo. Il tipo LLL si trascina sempre lamentandosi di tutto ed elogiandovi per le vostre "alte qualità". Non ci vuole molto a capire che si tratta di un opportunista perfetto: non muove paglia se non ci guadagna, e le situazioni se le crea arruffianandosi ad ogni genere di persona e ai loro opposti. Se è "di sinistra" (per quanto il termine oggi significhi poca cosa), fa il filo anche ad uno di destra, dicendo che, in fondo, si è sbagliato ad esserlo e che invece ora è fermamente convinto della idea del suo interlocutore. Se è "di destra", idem. Il tipo SSS sprizza fuoco di stronzità ad ogni poro della pelle, sia in vostra presenza che in vostra assenza e, in più, è capace di estrinsecare questa "qualità" in pubblico, cioè alla platea che in quel momento la circostanza gli regala come podio per sibilare ai quattro venti i suoi "pareri", e se la circostanza non gli fornisce un podio allora lui se lo crea, attaccando bottone con tutti con comizi e micro-assemblee estemporanee, e andrà alla ricerca di quel podio dove verrà osannato (se ci si casca) come salvatore della patria.

Questa è la situazione che si presenta nelle organizzazioni, cioè nei luoghi figurati in cui le persone convergono per "sbarcare il lunario". Non ci vuole molto a capire che il quarto e il quinto genere di persona sono fortemente nocivi per il buon andamento di quella organizzazione e che sono più i danni che arrecano che le questioni che risolvono.

E questa è la situazione che si presenta nell'Istituto d'Arte di Ancona, nel quale insegno da oltre 25 anni, e dove, eccetto la prima persona, il 95% delle persone è del secondo tipo. Ma che ne è del terzo, del quarto e del quinto tipo? Purtroppo anche qui quel 5% rimanente (per gli amanti della statistica) è della massima nocività, ed ha fatto precipitare la scuola in una sorta di girone dell'inferno dove, passata la prima infatuazione per l'arte, si scappa a piedi levati, specie i dirigenti che, negli ultimi 15 anni, si sono succeduti al ritmo medio di 1,5 anni ciascuno, con grande goduria proprio dei tipi che ricadono in quel 5%.
Si potrebbero fare 5 liste e dividere i dipendenti, specie gli insegnanti, a seconda del tipo cui appartengono, ma di questo lascio al lettore interno alla scuola la sua personale compilazione.

domenica 10 ottobre 2010

Polizia, panem et circenses.

Nel primo video di questo blog si vedono poliziotti italiani in motocicletta che combinano evoluzioni strabilianti. Dagli spalti, il Presidente della Repubblica Giovanni Leone e altri politici dell'epoca, tra i quali Antonio Segni, osservano un pò stanchi, mentre nel pubblico alcuni spettatori esprimono stupore ed incredulità per tanta abilità.
Leone, eletto presidente della repubblica nel 1971 con i voti determinanti del Movimento Sociale Italiano, il cui segretario fu per lunghi anni Gianfranco Fini (partito di ispirazione fascista fondato da Giorgio Almirante, ex ufficiale della Repubblica Sociale Italiana, fondata nel settembre del 1943 e uscita di scena con Mussolini a testa in giù a Piazzale Loreto a Milano nell'aprile 1945), identificato con il nome di Antelope Cobbler al tempo dello scandalo Lockheed nel 1976.
Con la scusa della celebrazione di turno si stornano centinaia di poliziotti dal loro compito investigativo per dare panem et circenses al popolo anzichè dargli la sicurezza da quei mestatori della democrazia (il golpe Borghese del dicembre 1970 ne sia monito) presenti anche oggi nella vita politica italiana, occulta o palese che sia.

lunedì 4 ottobre 2010

Flamen d'Appennino

LETTERA A GRAZIANO LIGI (su FaceBook)
Si ... il flamen dei monti ... anche su questo ho scritto anni fa una poesia ... il flamen che da nome a Flaminio che costruisce la Flaminia, ma tutto nasce da quelle specie di divinità che i latini pensavano fossero annidate nelle gole appenniniche e che sospiravano o soffiavano, per cui ancora adesso, ad esempio, in una delle tante buche intorno al Cucco, sul versante marchigiano di S.Felice, si sente la corrente d'aria che vi esce.
In effetti, se i latini "datano" da 3.000 anni fa, e l'uomo paleolitico sull'Appennino risale a 500.000 anni fa (Vallemontagnana e altri), ci avviciniamo come testimonianza storica o protostorica a quel milione di anni fa in cui l'Italia era una regione tropicale con poche terre emerse dal mare, dove vivevano anche gli ippopotami (la testa trovata al passo di Plestia, sui monti di Camerino, ed esposta al museo archeologico di Ancona), e poi un'altra data (si fa per dire) di 183 milioni di anni in cui si formano le rocce calcaree del Cucco sul fondo del mare, ai tempi dei dinosauri (ricorda l'Ittiosauro conservato al museo delle grotte di Frasassi).
E certo che nel sollevarsi, quelle rocce sono state soggette a dilavamento continuo dall'esterno e dall'interno, e da qui la loro natura carsica e le inevitabili correnti d'aria che le attraversano a causa delle differenti temperature tra esterno ed interno. Un flamen che ha origini nella notte dei tempi.
Mai più bel saluto ho avuto finora! Saluti appenninici, appunto. Dentro c'è la storia di tutta la terra che ci precede entrambi.
Appenninici (i saluti)

IL FLAMEN DEI MONTI (26 maggio 1995)
Che le montagne respirino
l'ho visto da piccolo.
Il fiato usciva dai fori
come polmoni stanchi
e io mi beavo del fresco
daciso e necessario flamen.
Di tanto in tanto
si sentiva scricchiolare le pietre
come costole ingessate che si aprono in tondo
e si vedeva l'orrido delle forre
toccarsi a piacimento.
Pensavo che respirassero
il profumo delle margherite.
Oggi non sento più scricchiolare
e non vedo più gonfiarsi le pareti rocciose.
Ma sento lo stesso il flamen del monte
che pervade la nostra vita.
E' il flamen dei morti
che dall'oblio dove li abbiamo cacciati
ci mandano segni d'eterno.