venerdì 26 ottobre 2012

Leggere in vecchiaia

Mio padre, Emiliano Baiocco, prima di morire il 9 luglio scorso a 88 anni e per gli ultimi 10-12 anni ha letto questi libri:
1927, Trilussa, Le favole fasciste, Ed. Istituto Editoriale Giovanile Roma, pp. 36.
1974, AA. VV., Antifascismo e Resistenza nelle Marche (1919-1944), Ed. Consiglio della Regione Marche, pp. 191.
1984, Santini A., Primo Carnera, l'uomo più forte del mondo, Ed. Mondadori, pp. 232.
1994, Malvezzi P. e Pirelli G., Lettere dei condannati a morte della Resistenza italiana, 8 settembre 1943 - 25 aprile 1945, Ed. Einaudi, pp. 346.
1996, AA. VV., Così lontano, così vicini, L'emigrazione sammarinense tra storia e memoria, Ed. Ex-Ufficio del lavoro di San Marino, pp. 152.
1997, Franciolini R., La Banca Popolare Cooperativa di Sassoferrato (1887-1945), Ed. Marche Contemporanee, pp. 83.
1998, Cassola C., Il taglio del bosco, Ed. Rizzoli-Bur, pp. 181.
2000, Kimball N., Memorie di una maitresse americana, Ed. Adelphi, pp. 400.
2000, Eustacchi-Nardi A. M., La voce delle memorie mai perdute (1943-1944), Ed. Centro Studi Don Riganelli (Fabriano), pp. 155.
2000, Lupo S. Il fascismo, Ed. Donzelli, pp. 456.
2000, Motti  L., Le donne, Ed. Riuniti, pp. 192.
2000, Rigoni-Stern M. (a cura di), 1915-1918 La guerra sugli altipiani, Ed. Neri Pozza, pp. 659.
2002, Pedrocco G., Zolfo e minatori nella provincia di Pesaro e Urbino, Ed. Provincia di Pesaro e Urbino, pp. 157.
2003, Pansa G., Il sangue dei vinti, Ed. Sperling, pp. 381.
2004, AA. VV., Da Roma a Marcinelle, Ed. Bois du Cazier a.s.b.l. Marcinelle, pp. 83.
2004, Pansa G., Le Notti dei fuochi, Ed. Sperling, pp. 402.
2004, Pansa G., Progionieri del silenzio, Ed. Sperling, pp. 445.
2005, Camus A., La peste, Ed. Rizzoli, pp. 254.
2005, Pansa G., Sconosciuto 1945, Ed. Sperling, pp. 475.
2006, Carr A., E' facile smettere di fumare, Ed. EWI Milano, pp. 192.
2006, Moscioni-Negri C., Linea gotica, Ed. Il Mulino, pp. 123.
2006, Pansa G., La grande bugia, Ed. Sperling, pp. 469.
2007, Cathcart T. e Klein D., Platone e l'ornitorinco, Ed. Rizzoli, pp.191.
2007, Judt T., Dopoguerra, Ed. Mondadori, pp. 1075.
2008, Naldi D. (a cura di), La Repubblica di Salò, Ed. Gherardo Casini, pp. 285.
2008, Ward-Perkins B., La caduta di Roma e la fine della civiltà, Ed. Laterza, pp. 293.
2009, Camilleri A., La rizzagliata, Ed. Sellerio, pp. 213.
2009, Cristofaro G., Cuori partigiani, memorie della Resistenza, 2^ ristampa, Ed. ANPI-Sassoferrato, pp. XXXVII + 143.
2009, Frazzinelli M. e Cavassini P., Fiume, l'ultima impresa di D'Annunzio, Ed. Mondadori, pp. 237.
2009, Pisanò G., Gli ultimi cinque minuti di Mussolini, Ed. Il Saggiatore, pp. 206.
2009, Sorgi M., Edda Ciano e il comunista, Ed Rizzoli, pp. 144.
2010, Baima-Bollone P., Sindone, Storia e scienza, Ed. Priuli & Verluca, pp. 334.
2010, Di Blasi M. L., Rosso tango, Ed. Alpes Italia, pp. 105.
2010, Festorazzi R., Margherita Sarfatti: la donna che inventò Mussolini, Ed. Colle, pp. 431.
2010, Fritzche P., Vita e morte del Terzo Reich, Ed. Laterza, pp. 343.
2010, Pansa G., I cari estinti, Ed. Rizzoli, pp. 521.
2010, Pansa G., I vinti non dimenticano, Ed. Rizzoli, pp. 466.
2010, Scipione-Rossi G., Storia di Alice, La Giovanna D'Arco di Mussolini, Ed. Rubettino, pp. 198.
2010, Zavanella A., La casa, Tagliare spese e bollette, Ed. Edimedia, pp. 127.
2011, Pansa G., Poco o niente, eravamo poveri torneremo poveri, Ed. Rizzoli, pp. 349.

Nota 1 - Il totale delle pagine dei libri di questa lista ammonta a 11.741.
Nota 2 - I temi preferiti sono relativi alle vicende della propria vita, fascismo e miniera, che tanto devono averlo scosso e impressionato dall'età di 12 anni e fino ai 40 anni, da doverne fare una personale ricerca - ora che ne aveva il tempo poiché i figli erano grandi e la pensione lo sosteneva nelle necessità quotidiane - anche delle cose che non aveva vissuto direttamente, allargando così lo sguardo oltre i confini della propria esperienza di vita, con quella curiosità per il reale che - posso dire -  lo ha sempre caratterizzato in tutte le cose e con quell'attaccamento alle sue radici che da Charleroi lo ha riportato a Piaggiasecca nel 1961 dove, evidentemente, identificava una ragione di esistenza nelle radici dei propri antenati e del proprio paesaggio montano.

sabato 29 settembre 2012

The Godfather - Il Padrino

Qualcos'altro ho detto anche qui (1), (2), (3), (4), (5), (6) e (7).

Ma è mai possibile che dobbiamo berle tutte? Che dobbiamo credere che lui, il "Presidente mai nato" (come presidente, intendo - essendo rimasto sempre cameriere o, se volete, camerlengo) non sa niente della Troika, come non sa niente della trattativa tra Stato e mafia? Uno che fa politica da quando aveva la cacca al culo!!! (cito Celine, non ci si offenda).


Intanto alle Scuderie del Quirinale continuano mostre importanti, almeno fino ad aprile 2013.

Audite, audite (T'ho detto tutto! - diceva Totò)


martedì 7 agosto 2012

Dante oggi

Chiudete la mente senza pensare all'autore e all'epoca in cui scrisse, e riflettete se la situazione odierna non si addice a questa descrizione (Dante, Divina Commedia, Inf., I, 88-111).

Vedi la bestia per cu' io mi volsi:
aiutami da lei, famoso saggio,
ch'ella mi fa tremar le vene e i polsi.

A te convien tenere altro viaggio
rispuose, poi che lagrimar mi vide,
se vuo' campar d'esto loco selvaggio:

che questa bestia, per la qual tu gride,
non lascia altrui passar per la sua via,
ma tanto lo 'mpedisce che l'uccide;

e ha natura si malvagia e ria,
che mai non empie la bramosa voglia
e dopo 'l pasto ha più fame che pria.

Molti son gli animali a cui s'ammoglia,
e più saranno ancora, infin che 'l veltro
verrà, che la farà morir con doglia.

Questi non ciberà terra né peltro,
ma sapienza, amore e virtute,
e sua nazion sarà tra feltro e feltro.

Di quella umile Italia fia salute
per cui morì la vergine Camilla,
Eurialo e Turno e Niso di ferute.

Questi la caccerà per ogne villa,
fin che l'avrà rimessa ne lo 'nferno,
là onde 'nvidia prima dipartilla.



domenica 24 giugno 2012

Le zecche della crisi e della scuola = SSIS TFA


Già che c'è la crisi ci sono anche le zecche che rodono questa specie di sventurati. Sono i cosiddetti "giovani" di 25-40 anni, quelli che una volta, si chiamavano uomini, tout court (anche donne, ovviamente), ma che oggi, come per l'infanzia dell'inizio del Novecento e prima, non erano soggetti economici perché allora erano impiegati in lavoretti solo in casa, cioè i bambini fino a 8-10 anni, perché da li in poi cominciava il lavorare a garzone, cioè quello che oggi si direbbe lavoro dipendente (mi vien da pensare anche ai collaboratori esterni con partita Iva).
Intanto che vi dico il resto rilassiamoci con E' un mondo difficile di Tonino Carotone.



Le zecche, tanto per essere espliciti, sono coloro che succhiano sangue da questi sventurati della crisi: c'è chi lo fa istituzionalmente, come i sindacati che organizzano corsi di perfezionamento (sic!!?) come le SSIS, e chi lo fa con il partenopeo senso dell'arrangiarsi come ad esempio questo organismo, con facce strasorridenti di giovani aspiranti (che schifosi!) ad un posto di lavoro (leggete i commenti, in basso alla pagina), che è di proprietà di 2 soggetti: 1) Omniacom, un consorzio di Argenta (FE), i cui partner sono le università di Ferrara, di Firenze e di Padova, l'ACI, l'ETT (che è un cavallo di troia di società e organismi vari pubblici e privati), la Provincia di Bologna, il Comune di Argenta, ed Elettrogas; 2) L'associazione dei dirigenti scolastici A.N.DI.S., cioè organismi che anziché produrre ricchezza, per le imprese cui dicono di rivolgersi (e mica sono sceme le imprese a farsi abbindolare da questi!), succhiano (in mancanza di meglio) tra coloro che si possono ancora abbinbolare con promesse di lavoro, e cioè gli eterni esclusi dal mondo del lavoro (e della dignità della persona umana).

Pare che il governo (con la g più minuscola possibile, tanto è disprezzabile una classe dirigente come quella degli ultimi 20-30 anni) si preoccupi di creare posti di lavoro e, allora, se non c'è lavoro, inventiamoci qualcosa, mettiamo ordine: ci sono centinaia di migliaia di laureati in cerca di lavoro. Cosa sanno fare? Solo 2+3? Eh no, devono saper fare anche 3+4! Ci vuole un corso ulteriore, a pagamento, ovviamente (mica stiamo a pettinare le bambole!).
Niente di più facile che inventarsi competenze ulteriori, da incastrare ad una laurea salvo, poi, fare una bella graduatoria degli idonei e, tolti i primi 3-4 fortunati, buttare il resto nel cesso.
Solo che l'utile dell'operazione perfezionamento è rimasta nelle tasche di chi ha organizzato i corsi, mentre a chi li ha frequentati gli rimane un buco secco nel conto corrente di qualche migliaio di euro. Consiglierei sempre di seguire il flusso del denaro per capire un fenomeno e se le premesse porteranno ai risultati attesi (terminologia dovuta a deformazione professionale da insegnante: anche io lo sono).

Evviva: questa sì che è redistribuzione del reddito e delle opportunità! Dagli incapienti ai capienti (come li definiva qualche ministro spocchioso)! Cioè dai poveri ai ricchi.

Non sono nell'arco di età delle persone di cui parlo, ma in quell'arco ci sono i miei figli, e i figli dei miei amici, ecc.. Però vedo questa operazione come una ulteriore conferma del tradimento dei valori generali della cosiddetta democrazia. Dai tempi in cui saltavano le teste sull'apparecchio di Monsieur Guillotin pare si sia peggiorato il quadro della ridistribuzione della ricchezza prodotta dai popoli: sempre meno ai più, sempre più ai meno.
Non che voglia predicare il tagliar le teste, stiano tranquilli i benpensanti, ma una coerenza è d'obbligo, e cioè la rispondenza tra i fini che si dichiarano e i risultati cui si perviene. Il nome, semplice semplice, di questo concetto si chiama responsabilità. E quando sento un politico che dice di aver fatto una certa cosa per senso di responsabilità mi viene pensato alla sanzione qualora questa responsabilità non si sia concretata in ciò che aveva promesso. Avete mai visto un politico che abbia pagato appropriatamente per le sue irresponsabilità? Al massimo lo mandiamo a casa, con tanto di pensione milionaria a godersi i nipotini e a perpetrare più accanito di prima quanto già misfaceva, e in assoluta libertà.

Da qui, il mio subliminale ascende a quel Mensieur.
Qualcosa in proposito ho già detto anche quiquiquiquiquiqui.

Le zecche della crisi e della scuola

Per problemi di indicizzazione web, ho spostato il contenuto.
Vedi il post più recente, cioè quello sopra a questo.

giovedì 8 marzo 2012

Gendarmeria

La gendarmeria europea (quasi, se non ché ... pare ci sia lo zampino Usa, e la cosa non sorprende).
Disegno di legge del Governo italiano.
Ratifica del Senato della Repubblica italiana.
Comunicato del Governo italiano.
Vedi anche aggiornamenti (i links riportati sono datati).
Vedi anche altri blog e siti web con la parola di ricerca EUROGENDFOR.