giovedì 12 dicembre 2013

Lettera aperta sul '68 e sul 2013


Il 10 dicembre scorso ho scritto questa nota su FaceBook ad un mio ex studente (che non voglio rivelare per riservatezza, più sua che mia).
<<Vedi che ora la faccenda della protesta è colma. In tutta Italia si protesta per strada e non più solo su facebook. Ci sono molte analogie con la situazione economica e sociale dei primissimi anni '70 (dopo il '68). Disoccupazione al 13-14% che tra i giovani arriva al 40% (come allora). Prospettive zero (come allora). Crisi economica: oggi per la globalizzazione e l'Europa che ci strozza. Allora per la crisi del petrolio, la prima nel 1973, poi 1975 e 1979. Gli studenti, specie universitari (e comunque, in quella fascia di età) si collegano con la gente comune che protesta (allora si parlava di classe operaia e proletaria, ma non è cambiato un fico secco). Qualche poliziotto alle manifestazioni si mette dalla parte dei manifestanti (come allora). I partiti si fanno i cazzi loro (come allora), ecc. ecc.. Ti lamentavi dei giovani della tua generazione, ma ora si sono svegliati anche loro. Non c'è alternativa: se state a casa a spugnettare col PC, non si muove niente. E vi asfalteranno per altri 30 anni. Partecipate alle riunioni dei comitati e associazioni contro la crisi e il malgoverno. Ai miei tempi si parlava dell'europa unita come di un miraggio. Oggi che è fatta, ci si accorge che serve solo per inchiappettare tutti. Capisci? Ciao>>.

Ci sarebbe da specificare meglio quanto detto sopra, ad esempio la posizione di Pasolini sui poliziotti,  ma a buon intenditor poche parole
Ora aggiungo altre tre analogie che ho ripescato nella memoria.1) Allora, in Italia, tutto scoppiò nell'autunno caldo, che non è stato nel 1968 (quello era il maggio francese) ma nel 1969, e approssimativamente proprio in questi mesi di tardo autunno .Chissà! Il freddo abbinato alla fame, dopo qualche insolazione estiva vacanziera e rilassante, deve portare un certo risveglio cruento nei nostri corpi!
2) Il Partito Democratico è fatto sempre più scherno di ostilità da parte dei manifestanti di oggi, come allora il Partito Comunista (P.C.I.) (suo diretto erede, almeno per la parte economico-finanziaria, anche se non in toto per la parte ideologica che, però, non conta niente o quasi) veniva visto dai gruppi cosiddetti "extraparlamentari" come la stampella del regime demosristiano corrotto e affarista.
3) Il Presidente della Repubblica ha del losco nel suo fare odierno e anche nel suo passato (qualcosa ho già detto, tra l'altro, anche qui e qui). 
Ricordo quanto ha detto il giornalista Ferruccio Pinotti (autore del libro Napolitano ..., Editore Chiare Lettere) nel corso della trasmissione "La Gabbia" di Gianluigi Paragone del giorno 4 dicembre scorso, che potete riascoltare qui, facendo scorrere il cursore approssimativamente fino a 1h26', e per la durata di circa 4-5 minuti), secondo il quale Napolitano è massone da vecchia data e figlio di massone, e allievo politico di Giorgio Amendola (parlamentare PCI), massone anche lui e figlio di massone, etichettato nella "corrente migliorista" del PCI, quella della razionalizzazione del sistema economico capitalistico anziché della sua lotta. Da ciò discendono incertezze (sic!) sulla sua specchiatezza istituzionale.
L'analogia di Napolitano, inoltre, e per altri versi, può essere anche con Giovanni Leone, l'Antelope Cobbler degli anni '70, in codice, il traffichino degli aerei Lockheed americani. D'altronde Re Giorgio ha sostenuto recentemente che l'acquisto dei nuovi cacciabombardieri americani in programma non può essere disdettato dal parlamento italiano perché risponde ad accordi internazionali (non ben precisati né chiari) che non sono competenza del parlamento stesso.

Manca ancora una circostanza per rendere più calzante l'analogia tra il post '68 e la situazione di queste settimene: è cioè il terrorismo nero (che però è alle porte), con le stragi di stato (quelle su cui Napolitano non ha niente da dire - bontà sua! - e per questo non andrà a testimoniare al processo di Palermo) e la strategia della tensione. Cosa potremo aspettarci nei prossimi mesi dai servizi segreti italiani deviati? E deviati da chi? Dalla CIA americana? Ci sarà qualche fatto "eclatante", orchestrato non si sa da chi, che dia una svolta autoritaria alla reazione poliziesca di piazza? 

Da qui a sostenere che il naturale sviluppo futuro della protesta sociale attuale sia quella del post '68 ce ne vuole, ma gli elementi ci sono tutti. Soprattutto l'incazzatura della gente e, soprattutto, di quella comune.
E pensare che le nazioni si sono formate storicamente per l'unità di popolo e territorio, e non certo per l'unità di territorio e parlamento. E se "la sovranità appartiene al popolo", come detto nella Costituzione, perché dovremmo ancora farci scippare questo ruolo da una classe politica inetta e opportinista? In fondo, essa esiste per delega, cioè è un derivato del popolo, e non un antecedente, e il popolo stesso ha il diritto di legittimarla o mandarla a casa (elezioni o non elezioni, che sono sempre pilotate fin dai tempi di Platone). 
Ma si sa! E' facile fare la voce grossa contro i manifestanti (come fa il ministro dell'interno Angelino Alfano in questi giorni) con la scusa di voler difendere gli interessi della gente, come se, potendolo fare, quella gente, che non manifesta ancora, non manifesterebbe anche lei, e forse in modi ben più feroci (secondo Le Bon in Psicologia delle folle).

domenica 17 novembre 2013

Signoraggio monetario (M5S)

Merita di essere ascoltato il deputato del M5S Carlo Sibilia. Vedi anche la trascrizione (nel riquadro piccolo sotto al video in YouTube) Vedi anche il semplice meccanismo truffaldino che fa da sostegno al Signoraggio. Se poi ti interessa sapere del vizietto dei politici (italiani in particolare) di fare le leggi a proprio favore per sottrarre la ricchezza al popolo mediante le tasse e farla transitare nelle proprie tasche, per il tramite di un qualsiasi stratagemma (in questo caso chiamato rimborso per spese di viaggio), allora puoi vedere questo video su Giorgio Napolitano (allora non ancora Presidente della Repubblica) che di questi vizietti ne sa qualcosa da oltre 60 anni (essendo parlamentare fin dal 1953) ma sui quali non ha detto mai niente.

lunedì 23 settembre 2013

Agenzia delle entrate (versus lo Stato) assassina

Immagine ripresa da www.fanpage.it/
Mi giunge notizia che un mio conoscente ha venduto per la cifra x un terreno in zona montana (senza che parte della riscossione sia avvenuta in nero, cioè in completa trasparenza). L'Agenzia delle entrate (o Equitalia, non sò) ha mandato una multa di 15.000 euro al compratore perché, secondo loro, ci dovrebbe essere stato un pagamento in nero dal momento che non sono stati rispettati i parametri relativi ai valori immobiliari stabiliti per legge. Per di più, se il compratore non paga entro un certo tempo, il pagamento della multa sarà preteso a carico del venditore che viene, per legge, ritenuto responsabile "in solido" (cioè: se non paga l'uno, allora paga l'altro).

Fin qui tutto giusto, secondo legge!

Ma l'Agenzia delle entrate, o lo Stato, questi sì che sono da ritenersi operanti "in solido", si è accorta che i valori immobiliari sono in calo da almeno 5-6 anni, e che ad ora la stima più probabile si aggira su una diminuzione del 30-40%? E che il numero delle compravendite è calato del 50%?
No ! L'Agenzia delle entrate è cieca. Non vede, non sente e non parla. In particolare, non parla con lo Stato per riferirgli quanto avviene, e lui si guarda bene dal vedere queste diminuzioni di valori immobiliari (forse non ne ha i mezzi?), mentre ci fa due palle così ... con altri indicatori economici che ci stanno col fiato sul collo per satollare la finanza internazionale.
Uno che opera così, in altro ambito, si chiama "strozzino", nel senso che ti strozza al collo e ti fa soffocare letteralmente, come nelle zone delle varie mafie italiane.
E uno che ti strozza, nel dizionario è indicato come assassino (non certo come "stato di diritto").
A trovarsi in una situazione come il mio conoscente c'è da avere paura, o c'è da "incazzarsi" fino al paradosso di non essere più cittadino di questo Stato Italiano, ma di diventare un alieno di questo stato, e di riversarsi su quel fronte che lo combatte.

Resta da decidere, in piena coscienza di ciascuno, se con mezzi leciti (ad esempio, un partito o movimento politico o di protesta) o con mezzi illeciti (aderendo a qualche formazione clandestina terroristica).
E ciò con buona pace di quanti si siano scagliati contro le parole di Stefano Rodotà che, a me pare, abbia voluto dire che c'è qualcosa di comprensibile nel le parole degli ex-brigatisti in carcere (qui il testo completo del 13-09-2013) che hanno sollecitato i Valsusini alla lotta contro il TAV.
Insomma, l'esasperazione di tanta parte della nostra società è al culmine, e un indizio lo si trova sia nei sempre più frequenti movimenti di protesta sia nei cosiddetti "suicidi" di imprenditori e lavoratori che si sentono disonorati da questo Stato nei confronti dei loro amici e conoscenti.
Ma perché mai - dovrebbero dire costoro - ci devo rimettere io le penne? E di fronte alle intimazioni dell'Agenzia delle entrate, potrebbero optare per una lotta che un certo senso comune ha bollato come "illecita".
E se lo Stato non li sta a sentire, allora non ci si meravigli che anche al giurista Rodotà (come a me) scappi una locuzione paradossale - ma non tanto - di "comprensibilità".

lunedì 5 agosto 2013

Io non mollo V.s Boia chi molla

L'ultimo a dirlo è stato appeso là, sulla pensilina di un distributore di benzina, a testa in giù, e non fa più l'arrogante, né il duce. Si credeva onnipotente.
Un altro ripete la frase maledetta, e non pende da nessun distributore di benzina, ma si affaccia su un palchetto, arrogante tanto quanto l'altro, per prendere in giro l'Italia e il mondo interi.
Allora nessuno era più simpatizzante del duce, ma arrivò un figuro strano, di nome Togliatti (anche lui col vizietto delle signorine, che a 53 anni lascia la moglie e si mette con una di 26), che fece un bel bucato profumato delle vecchie facce che ancora ci ritroviamo, figli e figliocci, sullo scenario politico attuale.
Come se la storia fosse stata buttata nel cesso, insieme alla Costituzione.
Ora aspettiamo qualche altro "coraggioso" che faccia un analogo bucato.

Dice che è innocente, ma solo chi non ha capito la sentenza della Cassazione può crederlo.
In pratica (sintetizzo grossolanamente da Massimo Giannini su Repubblica del 10-5-2013) ha costituito una società all'estero per acquistare diritti televisivi dai legittimi detentori a 100 euro, e tale società li ha rivenduti a 1000 a Mediaset (il metodo va avanti dai tempi di Craxi).
Quella società paga un becco di tasse sui 900 euro guadagnati nel paradiso fiscale dove ha la residenza - che sò, ad esempio il 5% su 900, cioè 45 euro.
Mediaset denuncia redditi inferiori di 1000 euro sui quali, ovviamente, non paga tasse allo Stato Italiano - anche qui, che sò, poniamo il 30 % di 1000 cioè 300 euro (che non vanno da Mediaset alle casse dell'erario).
Alla fine, quella società si trova in tasca 865 euro puliti di tutto (=900-45). Mediaset, inoltre, distribuisce utili agli azionisti per una somma inferiore di 865 euro.
Siccome il padrone di quella società e Mediaset sono la stessa persona (circa, e salvo prestanome d'obbligo), il cavaliere si trova con 865 euro che può spendere a suo piacimento che, di solito, si chiamano fondi neri.
Che ci fa con questo tesoretto (si parla di milioni di euro)? Ci compra la biancheria nuova per la casa (la nuova fidanzata non vuole dormire in quella di Veronica), un po' di birre di riserva per gli amici per l'estate che si annuncia calda, e per il resto anche qualche senatore, qualche giudice, qualche avvocato (specie se inglese), ci mantiene qualche mignotta (circa 30 o 40, ma quelle costano poco, si accontentano di pane e nutella), e via dicendo.
Poi dice che è innocente.
Schiere di mignottone d'alto bordo, non come quelle dell'Olgettina, e sia di genere maschile che femminile, gridano al mondo che, in fondo, non aver pagato quei 300 euro di tasse è poca cosa rispetto ai tanti soldi che, invece, paga ogni anno allo stato. Un po' come se un cittadino avesse messo in detrazione sulla denuncia dei redditi qualche scontrino in più per farmaci, ma non dovuti, al fine di risparmiare (= evadere) un po' di tasse.
Altre schiere di mignottone d'alto bordo (chissà perché ne ha sempre così tante intorno a sé, forse perché le fa annaspare nel barile del miele), gridano all'attentato alla democrazia da parte dei giudici perché indagando hanno chiarito il lercio meccanismo di cui sopra e, invece, potevano passarci sopra, per Lui, ovviamente, che è un grande leader che è stato votato da miliardi di elettori (dopo averli rimbambiti con le sue televisioni, e il Piano di rinascita democratica di Gelli, di cui queste costituiscono un potente strumento - peggio di una rivoltella alla tempia).
Poi altre mignottone che gridano alla guerra civile (un ex-comunista di Livorno, tale Biondi), altre ancora vogliono la grazia, l'indulto, il salvacondotto, e altre amenità simili.

Ma il tale è delinquente e deve andare in galera e, invece, vuole dettare lui le condizioni della sua esistenza e ricatta tutti, Napolitano, Letta, e chissà chi altro oltre ai giudici ai quali dice: mhò ve lo faccio vedere io come vi cucino con la riforma della giustizia! E qualche imbecille si fa intimidire o, più mediaticamente, annuncia che "per il bene del Paese" il governo deve andare avanti, sennò lacrime e sangue per tutti (meno che per la casta, ovviamente), cioè "salviamo il cavaliere". E poi il bau-bau dei mercati, come la chiesa dei secoli passati faceva col diavolo.

Non ho molta fiducia nella gente, ma spero che almeno a settembre, a ferie concluse, si sollevino i comitati garantisti, tipo costituzione, statuto dei lavoratori, ecc. e, soprattutto, quelli dei centri sociali, che insieme diano un avviso alle tante mignottone (ripeto: di genere maschile e femminile), che si sono viste in questo periodo che, pur di non lasciare il bidone del miele del cavaliere, tanto si sono indaffarate in tv. E che queste vengano non sottoposte a bucato, come fece Togliatti con i fascisti, o ex-fascisti che li lasciò nei gangli dello stato e degli enti amministrativi vari, ma che vengano spazzate via dalla scena indegna della politica di questi ultimi 30 anni. In quanto alla gente, si spera, poi, che abbia l'orgoglio di essere folle che si sollevano (vedi Le Bon) almeno sull'onda di una emotività di sdegno e di rifiuto di tanto lerciume.

Ma c'è qualcuno che sa far leva su questo, cioè un leader a sinistra? O questi sono così garantisti, e pazienti, perché anche loro intrallazzano allo stesso modo del cavaliere?
Sarà pure quel che sarà, ma il M5S può costituire questa alternativa.

sabato 3 agosto 2013

Una cacca in meno

Una cacca in meno sul marciapiede stretto della politica, una cacca in mano a Napolitano che dovrà raccoglierla. Il resto si trova già nella stabbiara, in profonda putrefazione, salvo pochi. Chi per improvvisi insorti problemi di identità, il Pdl, chi per pentita associazione a delinquere di stampo affaristico, il Pd (ma quale responsabilità nell'interesse del Paese !!! - non fate ridere i polli, per favore). Rimangono con una gamba nella stabbiara e l'altra fuori Sel, Scelta Civica e la Lega (ma l'altra gamba l'ha già perduta nella legislatura scorsa).
Proprio al 100% fuori dalla cacca c'è solo M5S, cioè quella riserva della democrazia che Napolitano misconosce sprezzante fin dalla campagna elettorale scorsa e tutt'ora la snobba. Gli darà fastidio il linguaggio forbito di Grillo, lui che è stato sempre così felpato, specie con i poteri forti, e che però dimostra di avere stomaco forte, anzi fortissimo, verso la miseria dove ci ha condotto la classe politica.

Miseria in primo luogo di valori, miseria poi quanto a ruberie, anche legalizzate come la sottrazione della ricchezza nazionale (che è di proprietà del popolo, e lui dovrebbe saperlo, avendo insegnato Economia Politica da giovane) contro il volere di un referendum che elimina il finanziamento pubblico ai partiti. Forte di stomaco e anche di orecchi, in quanto il referendum, ridotto all'osso, e senza far giri di parole, aveva detto che non ci dovevano più essere flussi di denaro pubblico ai partiti, che poi sono associazioni private nemmeno riconosciute dalla Costituzione.
E, invece, con un giro di parole, lo si chiama "rimborsi elettorali" e si dice che sono necessari, altrimenti potranno permetterselo solo i ricchi: poi la Lega investe quei soldi in Tanzania e il Trota si compra il Suv, ad esempio, i tesorieri di alcuni partiti se li fregano allegramente e si comprano ville, ecc., qualcuno si paga pure le caramelle e altre leccornie ovviamente necessarie alla democrazia, ostriche, ecc., non c'è dubbio, indispensabili alla democrazia. E questo dall'alpi alle piramidi, non c'è luogo dove si dovrebbe esercitare la democrazia, alla Cincinnato, intendo, che non vede ruberie.
E Napolitano, non in secondo piano negli ultimi 40 anni, e addirittura il deus ex machina degli ultimi 10 anni, sta a guardare con stomaco forte.

Che il marciapiede della politica sia stretto lo si vede adesso che la crisi economica è larga e profonda e restringe ancor più quel già esiguo luogo. Soldi sfarfugiati per nulla alla Fiat e simili che ora se ne vanno col malloppo allegramente elargito dal governo di turno.
Si dirà: Si ma c'è la globalizzazione. Ma perdindirindina, non lo aveva detto anche Marx più di cent'anni fa, caro Napolitano? Memoria corta, ovviamente, e strabismo misurato secondo convenienza.
Sarei libero di cambiare paese ovviamente, ed andare in uno bello dove queste cose non ci sono (i miei figli ci hanno provato), ma non voglio essere preso in giro. Le carognate di chi è delegato a rappresentarmi, anche quelli che non ho votato (e, invero, non voto più dalla famosa porcata di Calderoli), non le sopporto, e le reputo dei delitti contro la ragione, e meritevoli di sanzione, la più alta possibile.

Non che sia per la ghigliottina, ma qualcosa che dissuada fortemente, si! Ad esempio, la perdita del patrimonio, sia quello proprio che quello di figli, parenti e congiunti vari che hanno aderito al delinquente o hanno fatto finta di non vedere, e l'avvio al lavoro nella classe stipendiale minore di questa società, ad esempio ... non mi viene in mente, ma al massimo 6-700 euro al mese, e se ultra-sessantenne anche meno. Residenza coatta, naturalmente, ad esempio, in un condominio di Scampia o Forcella (così gli faranno "il mazzo" i loro condomini stessi), e poi quello schifo di sanità pubblica anche per loro, per come l'hanno ridotta (vedi Formigoni & C.).

Non c'è dubbio che sono garantista, ma verso il 90% della gente e nient'affatto per quel 10% di casta pura e parassita che soffoca questo Paese almeno dai tempi di Craxi. In poche parole: non m'importa un fico secco di essere garantista verso i delinquenti che mi si sono presentati come salvatori della patria, politici, manager, sindacalisti, ruffiani e leccaculi vari. Soffrano pure, sono lerci fedifraghi. Mi sono spiegato? Se è chiaro, si proceda pure alla riforma della giustizia!

martedì 30 luglio 2013

"Il grande rutto finale liberatorio" ovvero "Ora Zero"

Riprendo da Finanza On Line  in "ricapitolando ...". (la prima immagine è mia)

“HA PAGATO TUTTI I TESTIMONI” RISCHIA LO STESSO SEI ANNI DI CARCERE
ILDA BOCCASSINI AL PROCESSO RUBY CHIEDE PER BERLUSCONI ANCHE L’INTERDIZIONE PERPETUA DAI PUBBLICI UFFICI. LA MAROCCHINA HA AVUTO DA LUI 4,5 MILIONI DI EURO
di Gianni Barbacetto e Antonella Mascali

Sei anni di carcere e l’interdizione perpetua dai pubblici uffici. Queste le richieste del pubblico ministero Ilda Boccassini per Silvio Berlusconi, al termine del processo in cui “si è dimostrato, oltre ogni ragionevole dubbio, che ha fatto sesso a pagamento con una minore e ha esercitato pressioni sui funzionari della questura di Milano”. Cinque anni per concussione e uno per prostituzione minorile. Ora la parola passa ai difensori, Niccolò Ghedini e Piero Longo, che terranno le loro arringhe il 3 giugno, e poi il tribunale pronuncerà la sentenza, probabilmente il 24 giugno.

Boccassini ha iniziato la sua lunga ricostruzione dei fatti con un riconoscimento al governo Berlusconi, che ha avuto il merito, tra il 2006 e il 2008, di inasprire le pene per i reati che hanno come vittime i minori. Ecco, ora quelle pene rischiano di ricadere sull’allora presidente del Consiglio che, come argomentato dal pm Antonio Sangermano nella prima parte della requisitoria, “ormai più d’un mese fa”, ha “dimostrato, al di là di ogni ragionevole dubbio, che presso l’abitazione di Arcore funzionava un sistema prostitutivo organizzato per compiacere l’imputato. Tra le decine di ragazze via via coinvolte del “sistema”, anche una minorenne: Karima El Mahroug, detta Ruby Rubacuori.

Mistero Karima
Karima è una ragazza difficile. Nasce in Marocco il 1 novembre 1992 e cresce in Sicilia. Ilda Boccassini per ben due volte si premura di difendere l’immagine del padre della ragazza. È stato descritto come un uomo duro e violento, che è arrivato perfino a versarle in testa olio bollente. Così ha raccontato Karima e così hanno amplificato i media di Berlusconi. In realtà, sostiene Boccassini, il padre è un uomo mite che con la sua famiglia vive una vita umile ma decorosa. Lo testimoniano gli operatori sociali che hanno conosciuto molti anni fa Ruby. In realtà la cicatrice che ha in testa e che ogni tanto esibisce per muovere a pietà gli interlocutori è il risultato di un incidente domestico capitato alla madre quando era piccola.

Fugge di casa la prima volta quando ha 14 anni. Da allora è un’interminabile serie di fughe e rientri in comunità, affidi in famiglie e denunce. Nel 2009 partecipa in Sicilia a un concorso di bellezza ed è la prima svolta della sua vita: presidente della giuria è Emilio Fede, che la adocchia e fa sul palco un pubblico elogio della ragazzina minorenne che vuole cambiare vita. La cambierà scappando a Milano. “È una ragazza intelligente e furba”, dice Boccassini, “ha un solo obiettivo: fare soldi in fretta, entrare nel mondo dello spettacolo. È il sogno italiano dei soldi facili, comune a tutte le ragazze che approdano ad Arcore”. Arriva a Milano tra la fine del 2009 e l'inizio del 2010. Entra in contatto con Lele Mora. “Non c’è alcun dubbio che si dedica all’attività della prostituzione, prima e dopo essere stata a casa Berlusconi”. Certamente il 14 febbraio 2010 è ad Arcore: lo provano le celle telefoniche. La porta con la sua auto Emilio Fede, che sa che è minorenne. Come lo sa Mora. Come lo sa un’altra protagonista di questa storia, Nicole Minetti: ospite delle feste di Arcore, ma organizzatrice delle altre ragazze e, al tempo stesso, premiata con un seggio sicuro e ben remunerato. Aveva un “doppio lavoro: gestiva le case di via Olgettina dove vivevano le ragazze che si prostituivano ed era un rappresentante delle istituzioni nel Consiglio regionale, pagata dai contribuenti”. Quanto a Fede, “ha con Berlusconi un rapporto di amicizia e fedeltà assoluta: non può non averlo avvertito che gli stava portando una minorenne”. Ruby va più volte ad Arcore. Poi entra in scena “una scheggia impazzita”.

Il milionario
“Ruby nega di avere avuto rapporti sessuali con Berlusconi”. Ma “mente, perché aveva da lui direttamente quello che le serviva per vivere in cambio delle serate ad Arcore”, ha avuto “un tornaconto personale quantificato in milioni di euro”. In particolare, da maggio 2010 “iniziano continue distribuzioni di denaro a Ruby da parte del ragionier Spinelli”. E tra ottobre e dicembre 2010 le intercettazioni e gli appunti di Ruby provano che Berlusconi ha dato a Ruby “4,5 milioni di euro per il suo silenzio”. Spinelli ritira in contanti , nel solo 2010, ben 12 milioni euro. Molti dei testimoni di questo processo sono pagati da Berlusconi, ragazze, camerieri, il pianista, il cantante...

“Apparato militare”
La “scheggia impazzita” si chiama Katia Pasquino. È una ragazza che ospita Ruby a casa sua. Si dedica alla prostituzione. Ruby le racconta di essere andata nelle residenza del presidente del Consiglio dove ha mangiato, ballato, fatto sesso. “Katia è invidiosa di Ruby, vorrebbe anche lei andare ad Arcore”. Le due litigano. Karima se ne va, ospite in via Villoresi di Michelle Coincencao, prostituta. Nella sua rubrica telefonica sono ordinatamente segnati i numeri dei clienti e “Ruby, *****”. Quando il pomeriggio del 27 maggio 2010 Katia incontra Karima in un centro estetico di corso Buenos Aires, la denuncia per furto. Ruby si offre subito al poliziotto che interviene (“Dai, vengo con te a fare l’amore...”. “No, te con me non vieni da nessuna parte”). La ragazza viene portata alla questura di Milano. Inizia una lunga, incredibile notte. “Si mette in moto quasi un apparato militare che si scatena per proteggere la ragazza”, dice Ilda Boccassini. Katia avverte Michelle di aver denunciato Ruby. Michelle si allarma. Chiama il centro estetico. Verifica con il 113. Chiama il ragionier Spinelli, l’uomo che paga per conto di Berlusconi. Infine, alle 23.36, avverte il presidente del Consiglio, di cui aveva (incredibilmente) il numero privato. Le ragazze del bunga-bunga annusano il pericolo: sanno che Karima è una chiacchierona che potrebbe mettere in pericolo il loro “bancomat”. Michelle è già corsa in questura alle 22.05. Prima di mezzanotte vi arriva anche Nicole Minetti, avvertita da Berlusconi. Intanto Ruby, secondo le normali procedure e le disposizioni della pm dei minori di turno, Annamaria Fiorillo, è identificata e fotosegnalata: come Karima El Mahroug, marocchina, 17 anni, senza documenti, in fuga da una comunità siciliana. Fino alle 23.58 tutto procede nella normalità, “i comportamenti sono ineccepibili, le procedure seguite”. La questura chiama numerose comunità d'accoglienza, nessuna ha posto per la notte, Ruby si accinge ad aspettare la mattina in questura. Poi, il secondo colpo di scena. E questa volta non è una “scheggia impazzita”, ma il presidente del Consiglio: è impegnato a Parigi in un’importante missione internazionale, eppure alle 23.49 telefona al capo di gabinetto della questura Pietro Ostuni, che è a letto a casa sua. Segnala che è arrivata in questura una ragazza minorenne, da rilasciare in fretta per evitare incidenti diplomatici, essendo la nipote di Mubarak. In realtà la ragazza è già stata identificata e lei stessa ha escluso qualsiasi parentela con il rais egiziano. Ma da Parigi arrivano ancora altre telefonate. I funzionari della questura non avvisano il consolato egiziano, il capo della polizia, il ministro dell’Interno. Ma si consultano freneticamente tra loro, Ostuni, Giorgia Iafrate, Ivo Morelli. E alla fine cedono: affidano Karima a Nicole Minetti, che la lascia alla prostituta Michelle. Quando la ragazza è già fuori da ore, arriva il fax dei poliziotti siciliani mandati nella notte a casa dei suoi genitori, con il mandato (assurdo e superato) di verificare la parentela con Mubarak. “Possiamo credere alle risibili dichiarazioni che tutto ciò sia stato fatto per proteggere una povera ragazza?”. È stato fatto “perché poteva rivelare di aver fatto sesso con Berlusconi”. E i funzionari della questura “hanno agito solo per l’interesse di Berlusconi”.

I bugiardi
La funzionaria di polizia Giorgia Iafrate “ha detto una bugia” al processo quando ha riferito che Ruby in questura aveva con sé il cellulare. È dimostrato dalle celle telefoniche. “Alcuni testimoni sono stati costretti a mentire”, ha detto inoltre Ilda Boccassini, facendo infuriare l’avvocato Longo. I “testimoni bugiardi” sarebbero la papi-girl Miriam Loddo, che “ha mentito quando ha detto di essere presente in questura la notte del 27 maggio”; e l’esponente del Pdl Valentino Valentini che non risulta aver mai parlato con Ostuni al telefono da Parigi.

Inquinamenti
La notte del 6 ottobre 2010 Ruby viene “interrogata” a Milano. Non dalla procura, ma da un avvocato e da un “emissario di Lui”. Lo racconta in diretta Luca Risso, attuale compagno di Ruby, attraverso sms e telefonate (e la sua fidanzata di allora, Serena Facchineri, lo ammonisce: “Ricordati grano”). “Il 6 ottobre dunque l’imputato Berlusconi viene a sapere che la ragazza aveva reso interrogatori al pubblico ministero”. Partono indagini difensive, il 21 ottobre, prima che diventi nota l'indagine su Berlusconi (il 26 ottobre, dopo un articolo del Fatto).

Attenuanti zero
Berlusconi “è da condannare all’interdizione perpetua dai pubblici uffici e non merita le attenuanti generiche”, quelle che in passato, ha ricordato Boccassini, “lo hanno salvato dal processo sul Lodo Mondadori”. Non le merita “per la gravità dei reati commessi” e per il suo comportamento processuale. “Ancora una volta si è difeso non nel processo ma fuori dal processo. Ha poi ricordato la marcia del Pdl sul palazzo di giustizia, l'11 marzo: “Il giorno in cui ho visto un assembramento di persone che fanno parte delle istituzioni che volevano entrare nell'aula del processo, mi sono rifiutata di fare aprire la porta in attesa che il Collegio arrivasse e mi sono sentita smarrita”.

Aggiungo io: Ora Zero (anche per il PD)
L'ora zero è vicina e il PD dovrà esprimersi "nel" Parlamento se condannare Berlusconi o se non procedere a quanto stabilirà la sentenza della Cassazione che, salvo rinvii, dovrebbe esprimersi entro domani 31 luglio.
Nel primo caso il Pdl farà saltare tutto (vengono a mancare i presupposti di fiducia del governo di coalizione - dicono in casa PdL), mentre nel secondo, spero siano gli elettori, i cittadini e i contribuenti a far saltare il tutto e, anche se siamo in ferie, non si può lasciar perdere.
"Il Grande Rutto Finale Liberatorio" precede l'autunno caldo.

giovedì 25 luglio 2013

Notizie, notizie spazzatura e Napoleone

I giornalisti, cioè coloro che seguono i fatti salienti di un territorio, riportano le notizie al proprio giornale, o cartaceo o web, qui vengono associate con altre notizie su quel fatto provenienti da altri giornalisti per comporre la pagina, con il commento di essi, il quale, a volte, è “la notizia stessa”, cioè il “fatto” scompare o, meglio, si trasforma in “puro commento”. Il lettore legge la pagina e crede di apprendere “il fatto” quando invece apprende solo “il commento del fatto”, con tutte le distorsioni e le interpretazioni di comodo, sia del giornalista stesso che della testata, cioè dello staff editoriale, compreso il direttore responsabile che, salvo lodevoli eccezioni, “risponde” all’editore, cioè al padrone del giornale.
In sintesi, molto spesso il lettore, aderendo acriticamente a ciò che ha letto (dal momento che non può avere riscontri e questo il giornalista e la sua testata lo sanno) , si fa un’opinione distorta di come sono andati i fatti e, di conseguenza, assume la propensione ad agire concordemente con la lettura effettuata.
Metafora: i “media”, e il web in particolare, sono come gli oceani e i mari, avvolgono la gente come quelli avvolgono i continenti che sono imbrigliati dagli oceani e non è il contrario. Chi vorrebbe regole è come colui che vorrebbe tracciare un confine agli oceani: ma ... sono gli oceani che imgrigliano i continenti e talora li inghiottono, come i media avvolgono il lettore e lo frastuona di notizie spazzatura.
Altra metafora: la comare del condominio che sparla della signora Maria, e lo fa anche al supermercato, al mercato di quartiere, in parrocchia, e via dicendo. Ad essa si aggiungono altri che sparlano tutti dei vizi della signora Maria. Finché la povera crista soccombe, o lascia perdere, tanto poi la verità viene fuori e sommerge la comare.
Sono due fenomeni incontrollabili e non imbrigliabili, sia i media, sia le chiacchiere. Meglio verificare di persona la notizia, se si può. E se non si può, perché l'autore non fornisce elementi da riscontrare, allora mettiamola nel cesso quella notizia. Non valeva un fico secco.
Poi occorre dire che il web "tocca" si e no il 10-20% delle persone, e lo fa con un solo 2 % del suo contenuto - nemmeno, direi.
A me pare un mondo di isterici, tutti dietro alla notizia, ma tutti all'oscuro dei meccanismi che governano il mondo dal XVII secolo in poi, a cominciare dalla "società anonima di capitali" inventata proprio a quel tempo in Inghilterra.
Ci vuole molto più acume a seguire la storia lunga dei fatti che quella corta.
Lasciate perdere l'isteresi della comare delle notizie, e anche l’isteresi della comare dei sondaggi. Ci vuole poco ad orientare un sondaggio: basta far vedere per due settimane le immagini di rumeni che rubano o fanno della piccola delinquenza e poi chiedere a 1000 persone che ne pensano dei rumeni. Verrà fuori che il 90 % ne pensa male. Se invece per due settimane facessimo vedere rumeni che lavorano come gli italiani, allora quel sondaggio direbbe che i rumeni sono ok.
Capite in che ambiente ci troviamo? Uno assume idee e orientamenti non dai fatti, ma dalle notizie della comare di condominio, che notizie non sono, perché già orientate e interpretate opportunamente. E io direi, se non è scemo un tale fatto così, allora io sono napoleone in persona.
Non c’è niente da fare, gli stupidi riempiono il mondo, e l’uso del cervello per fare inferenze e deduzioni non pare il forte che di una piccolissima percentuale di persone, e neanche per tutto il tempo della loro vita da adulti (ci sono anche per essi delle defaillances, a volte anche lunghe e, a volte anche qui, di comodo).
Riferimento a una "notizia" su Saviano.

venerdì 19 luglio 2013

Fotomontaggi sul web

Guardate meglio le foto che vi piacciono e cercate di capire se la sensazionalità è autentica o artefatta.

E' il caso di questa foto, che riporto a lato, e che ha il n. 3328340437_20f1df0f80_o, ed è di un utente Flickr di nome tiexano, che presenta evidenti segni, e anche molto approssimativi, di fotomontaggio.
Ingranditela e ve ne accorgerete.
La parte inferiore della scultura Gargoyle ha la tipica seghetta di un ritaglio scontornato fatto male, il suo piede, sulla destra dell'immagine, lo stesso, e sopra, nell'attacco tra la veste e la parte muraria, si vede una sovrapposizione approssimativa ed evidente.
Io uso abitualmente la stessa macchina fotografica con cui l'autore della foto dichiara di aver eseguito lo scatto, e cioè la Nikon Coolpix S10, e non ho mai avuto problemi di questo tipo.
Devo concludere che si tratta di un fotomontaggio, e per giunta eseguito con un programma di fotoritocco piuttosto rudimentale.






sabato 11 maggio 2013

Epifani

Se Epifani è segretario del PD vuol dire che ha abbastanza da fare li per poter fare qualcos'altro. Dunque niente attività parlamentare, né nella commissione "Attività produttive" della Camera di cui è stato nominato presidente pochi giorni fa.
Se io non faccio qualcosa per cui vengo pagato perché mi metto a fare qualcos'altro, vengo cacciato, perdo lo stipendio, ecc.. Epifani presterà "servizio" nel PD, una associazione nemmeno riconosciuta dalla Costituzione, come tutti i partiti. Dunque, le due paghe, da parlamentare e da presidente di commissione, gli verranno regalate "a uffa" - come si dice dalle mie parti. Oppure dobbiamo intenderla come una impropria forma di finanziamento ai partiti.
Comunque la si metta è una presa per i fondelli del popolo italiano. Oltre a non aver mai fatto alcunché di utile in vita sua, anzi ha diviso i lavoratori dandoli in pasto ai contratti aziendali differenziati, contribuirà a ricostituire un "blocco di potere" nel PD a favore della gestione papocchiosa con il PdL.

Se non mi faccio frate questa volta, cacciandomi in un oscuro monastero dell'Appennino per il resto della mia vita, non mi ci faccio più!

domenica 28 aprile 2013

Cose scritte al M5S (come dire: Al vento!)

Raccolgo qui (dopo la riga lunga) i miei commenti in ordine cronologico diretto, inseriti nei vari post del Blog di Beppe Grillo per tenerne memoria personale.
Sono riportati sia i commenti precedenti alla data di questo post, sia quelli successivi.

Con 4-5.000 commenti ad ogni post giornaliero di quel blog è come se ci trovassimo di fronte ad una enorme discarica mediatica, tanto, poi, nessuno raccoglie i suggerimenti utili, che pure ci sono (almeno il 2-3%).
Vorrei sbagliarmi, ma quel blog sembra fatto solo per far sfogare i cittadini illudendoli che contino qualcosa. Come picchiare su un pallone di gomma, tanto per scaricare un po' di rabbia e, dunque, per sviare la presa dal vero criminale che è il potere in questo Paese.
Ha ragione Grillo: "Se non ci fossimo noi, emergerebbero le pulsioni più distruttive delle folle" (cito a braccio). Ma le rivoluzioni si possono fare anche senza le pulsioni distruttive delle folle, con le sole "armi" insite nel sistema, e cioè la conoscenza di fatti e circostanze criminose riconducibili al sistema di potere. E, invece, Grillo di conoscenza ne produce poca (rispetto a quanta potrebbe produrne). Perché? Perché non apre quella enorme scatola di sardine che è il Parlamento (oltre le Regioni e gli enti vari)? Si è forse messo d'accordo con qualcuno? Del tipo: adesso vi faccio vedere io, e se non mi ascoltate peggio per voi! Vi scateno addosso la rabbia della folla (che per ora tengo a bada io).
Praticamente, Grillo agita una clava pesantissima (8 milioni di voti e 163 parlamentari) e in grado di dissuadere ogni malintenzionato (pretendente illegittimo ad una qualsiasi poltrona), ma la agita innocuamente, non la fa sbattere da nessuna parte. Solo che, comunque, la agita, e noi ci crediamo che possa essere pericolosa ma, intanto, è del tutto innocua, tanto è vero che tutti gli "impresentabili" sono a sbavare da Enrico Letta per una poltrona, e i peggiori ci sono pure riusciti, invece di chiudersi in casa per la vergogna e senza nemmeno la paura di quelle folle che Grillo tiene in pugno, - tanto, loro, quanto più sono impresentabili, tanto più hanno una scorta numerosa e attrezzata. Che abbia letto Le Bon anche Grillo? Oppure Musil?
A due mesi dalle elezioni, con 8 milioni di voti e 163 parlamentari eletti, ci si dovrebbe attendere di più, molto di più, di un quasi innocuo post giornaliero su un blog (anche il più sprovveduto blogger della rete è capace di bloggare, e con tanto di link ad hoc, anche a wiki, come in quello di Grillo e con fotomontaggi ironici e sarcastici) e qualche chiacchiera (sempre la stessa prima delle elezioni - guardate i video - come pure sempre la stessa dopo le elezioni, ma differente da quella di prima delle elezioni), per quanto irruente, nelle piazze. Post che sono anche abbastanza "morigerati", cioè con vis polemica contenuta, rispetto alle aspettative dei lettori-elettori del M5S. Un blog è sempre un blog, nulla di più. Aria fritta, direbbe qualche impresentabile. Vuoi metterlo a confronto con le manette dei carabinieri che potrebbero inquisire e, in tanti casi, arrestare fior fiore di delinquenti di stato?
Che volete che glié ne freghi a tanti parassiti di un "innocuo" blog, anche se molto letto? Eh già, molto letto! e anche pieno di pubblicità! Sarò un verme, ma mi permetto di dubitare delle finalità di quel blog. I cattolici dicono: a sospettare si fa peccato, ma qualche volta ci si azzecca.

E ditemi la ragione per cui i video, già presenti in YouTube, sono stati linkati all'interno del Blog di Beppe Grillo. Dal punto di vista della sicurezza, ovvero se potesse esserci il rischio che il video linkato venisse cancellato in YouTube e, quindi, reso invisibile, come accade per certi brani musicali il cui autore reclama la violazione di diritti d'autore, mi pare un non problema in quanto chi ha inserito il video in YouTube e chi dovrebbe cancellarlo pare essere lo stesso soggetto e cioè Movimentocinquestelleroma-Beppegrillo. Dal punto di vista, poi, dell'appesantimento del server che ospita tutti i post del Blog di Beppe Grillo, invece, è senz'altro un peggioramento. Ma l'arcano è subito svelato come un segreto di Pulcinella: in YouTube, se c'è della pubblicità, i proventi vanno a favore di YouTube, mentre "portando" i video all'interno del blog la pubblicità fornirà utili al titolare del blog stesso (esempio dello stesso video: in YouTube, ed  in beppegrillo.it).

Smentitemi, per favore, se no continuo a sospettare, fino a che il tempo mi darà o ragione o torto.
D'altronde un blog, con il software e l'hardware che lo supportano, hanno un costo che qualcuno deve pagare: fatti i soliti due "conti della serva", se un post quotidiano di Grillo riceve 4.000 commenti (come media, e ad essere prudenti) vuol dire che ciascun IP clicca sul blog, per informarsi maggiormente rispetto al solo post che sta commentando e per documentarsi e dare risposte alla propria curiosità, almeno altre 20-30 volte. Poi ci sono coloro che non lasciano alcun commento: è ipotizzabile, sempre col metodo della serva, che costoro clikkino per circa 20-30 volte al giorno, e che siano in numero pari a coloro che inseriscono commenti. Dunque, stessa quantità di clikkate sia per i commentatori che per i semplici visitatori, cioè nel complesso: 2 (commentatori e visitatori) x 4.000 (commenti al giorno) x 25 (accessi ciascuno) = 200.000 clikkate al giorno. I conti (della serva) dicono che se ricavo un centesimo di euro da ogni clikkata si ha: 200.000 x 0,01 (euro.cent) = 2.000 euro al giorno, che alla fine del mese sono circa 2.000 x 30 (giorni) = 60.000 euro lordi (da cui vanno tolte le spese per il personale informatico, per il server e tutte le altre). Se, invece ricavassi "solo" mezzo euro.cent per ogni clikkata, e non un euro.cent come ipotizzato sopra, allora il lordo potrebbe essere di 30.000 euro al mese.
Se applicassimo un fattore di spesa del 20%, si ricaverebbe un introito netto da € 24.000 a € 48.000 al mese, che alla fine dell'anno darebbe un "imponibile" (sì, perché anch'esso è soggetto a tasse) di (facciamo la media per non appesantire il discorso): € 36.000 x 12 (mesi) = 432.000 euro, da cui tolto anche un 50% di Irpef o Irpeg (non sappiamo), rimangono € 216.000,oo da porgere a casa (all'incirca la metà di quel che si ciuccia Giuliano Amato, che poi dice di dare in beneficienza, sic!!!). Naturalmente colui, o coloro, che ha un tale ricavato netto, poi, deve far fronte alle spese di viaggio, con troupe al seguito, per tenere i comizi che sappiamo, che sono molti e defatiganti, e anche se sono offerti con generosità.

Potrebbe fare ancora molto Grillo. Lo attenderei ancora 2 mesi. Non un giorno di più, e non pianga perché non ci daranno la presidenza di qualche commissione parlamentare importante, o la presidenza di qualche ente importante. Siamo all'opposizione, e così il  fair play parlamentare vorrebbe che quelle presidenze vadano all'opposizione, dovremmo stare tranquilli, solo che all'opposizione ci sono anche Lega e Sel (finta opposizione, i soliti furbetti del quartierone) e, dunque, le daranno a loro, con beneplacito delle regole della democrazia che avranno consentito l'occupazione di tutti gli spazi, sia quelli inerenti la maggioranza (come è normale) che quelli inerenti la minoranza che, come in questo caso, è una "costola puttana" della maggioranza, salvo il M5S.
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24-03-2013 (al blog di Beppe Grillo)
"Tenere duro. Le lunghe piogge hanno arenato l'armata di Napoleone a Waterloo, come i lunghi e ripetuti scandali, purché emergano, impantaneranno i partiti responsabili del tracollo morale, civile ed economico del Paese.
Dunque, per me: 1) far piovere quanto più possibile, cioè aprire quanti più cassetti e presto (usando, se serve, la legge sull'accesso agli atti amministrativi, L.241-1990: ad una domanda di un parlamentare sarebbe difficile per il responsabile del procedimento rispondergli che non ha un ’’interesse giuridicamente rilevante") e passare le carte ai giudici e poi pubblicarli; 2) non so come, ma ripristinare la prescrizione dei processi a prima della modifica fatta negli anni scorsi da Berlusca (sarebbe ora di vederlo processato, e non solo archiviato per prescrizione dalle sue e altrui malefatte), ma per questo credo occorra un parlamento funzionante.
Intanto sguinzaglierei almeno 150 parlamentari ad aprire i cassetti, e ciò è possibile, magari affidando a ciascuno dei temi, con il sostegno di cittadini (mi dichiaro disponibile per le materie dell'urbanistica e lavori pubblici). Più estese considerazioni sulle elezioni e il suo esito per i successivi 3-4 mesi le ho scritte in http://pacoloio.blogspot.it."

06-04-2013 (al M5S di Ancona)
"Potrei darvi una mano, se vi va. Nella semplificazione amministrativa ad esempio, e poi anche in altre cose, ma sono pigro e non sgomito, e se uno mi dice che sa fare tutto lui gli lascio volentieri il campo e vado a fare qualcos'altro, secondo il detto inglese che "per chi non ha che un martello tutti i problemi sembrano chiodi", e io qualche altro attrezzo nella mia cassetta degli attrezzi ce l'ho. >> Fatevi vivi << (io non saprei dove trovarvi, anzi, non ho voglia di cercarvi). A presto."

16-04-2013 (al blog di Beppe Grillo)
"Grillo, se ci dormite ancora un po', le mosche vi mangeranno il cazzo (scusa l'espressione). Basta arrancare dietro i temi dei partiti (governo, capo dello stato, ecc.,)! Scusa, ma che fine ha fatto la teoria del parlamento come una scatola di sardine? E quella dei cassetti da aprire? Con 160 militi in quel consesso, ormai avreste potuto aprire almeno 1600 cassetti in quest'ultimo mese e mezzo. E invece una beata minchia!
Ricordati che la posizione acquisita il 24/25 febbraio non è una roccia per nessuno. Il tempo gioca a sfavore di chi si appisola. Se non ti muovi ad aprire cassetti e a far impantanare i partiti che fanno la voce grossa nonostante la batosta che hanno preso, rischi che la teoria della scatola di sardine e dei cassetti diventi una favola, perché verrà sostituita dall'immagine mediatica di un M5S che non conclude nulla. Ricorda quello che ho già segnalato in : http://pacoloio.bolgspot.com.
Dammi retta! 160 parlamentari, a gruppi di 10, possono aprirsi un cassetto per ciascun gruppo, e far esplodere una bomba giudiziaria per ognuno degli impresentabili candidati a questo o quel consesso. Dopodiché gli impresentabili e chi vorrebbe presentarli si impantaneranno nella propria merda e soffocheranno da soli.
Ma se aspetti sulla sponda che passi il cadavere del tuo nemico ci rimarrai fregato con i tempi, perché quando avranno piazzato gli impresentabili dappertutto non ti rimarrà che grattare con le unghie sul vetro, ma ne ricaverai ben poco.
Postilla: mi sono rotto di scrivere qui. La famosa democrazia del web che ti sei inventato non è che una chimera, serve solo a far perdere tempo a che scrive, tanto poi non siete in grado di prendere ciò che c'è da prendere e buttare il resto. Ciao."

21-04-2013 (al blog di Beppe Grillo)
"Cassetti, cassetti, non pugnette!!! Li vuoi cominciare ad aprire quei cassetti? O 160 bestie da cassetto ti sembrano poche? Devi sgarufare tutta la repubblica, dall'alpi alle piramidi, ecc.. Di merda ne verrà fuori molta, e sommergerà anche i pali dell'alta tensione. Ma se stai con le mani in mano, caro Grillo, anche il MP-Siena verrà riassorbito mediaticamente, e alle elezioni prossime (1 anno) non ci sarà merda a sufficienza per
sommergerli.
160 parlamentari (oltre ai 2 già impegnati in "alte" cariche e uno di riserva che fa il jolly in caso di malattia di qualcuno, ma sono tutti giovani, uno di riserva basta e avanza) divisi in 16 gruppi da 10, che si prendono un "cazzo a pelare" ciascuno, che sò ... la TAV, le intercettazioni telefoniche a Napolitano (quelle incriminate da lui stesso), il ponte di Messina, gli incarichi ai trombati vecchi e nuovi (qui nelle Marche, il presidente Spacca ha dato incarico ad una consigliera regionale non rieletta di farle da consulente in tema di politica per 40.000 euro l'anno, una vergogna, che bisogno aveva Spacca di consulenza da una perdente, lui che è vincente? insomma, una specie di supplemento di pensione, una che nel 1985 era usciere alla Coldiretti di Ancona e faceva a fatica le fotocopie nel corridoio).
Insomma non sarà poi così difficile elencare 16 temi e lavorarci. Vedrai che in 10 mesi ne verrebbero fuori almeno 100 scandali e scandaletti con cui, ancorché legittimi, i partiti al governo, anche regionale, si smerderebbero da soli. Non c'è bisogno di aspettare che si formino le commissioni parlamentari, basta agire da cittadini (e che cittadini, se hanno pure la tessera da parlamentare!). Si usa la legge 241/1990 sull'accesso agli atti (voglio vedere qual'è quel responsabile di procedimento che volesse negare l'accesso agli atti ad un parlamentare con la scusa che non è "soggetto portatore di interessi"). Insomma, invece di portarli a spasso per agriturismi, falli lavorare, così i soldi che gli diamo se li meriteranno. "

28-04-2013 (al blog di Beppe Grillo)
Caro Mario O. di Serravalle, scrivo a te perché suocera intenda (cioè Grillo, Casaleggio, e i 163 eletti).
Mi presento: sono un italiano medio (che tu e suocera tanto disprezzate).
Dici che il cambiamento richiede TEMPO: non vi bastano 2 mesi per aprire i cassetti?
E richiede SPIRITO DI SACRIFICIO: come vi siete sacrificati in questi 2 mesi? Forse a panza all'aria? O in merende agrituristiche?
E richiede COERENZA: ma non avevate detto di aprire i cassetti? E la teoria del parlamento come scatola di sardine?
Insomma vi siete badurlati 2 mesi senza combinare niente. Se sbaglio mi "corigerete" (parola di Wojtyla): su 160 eletti, di cui non si sa niente di niente (ci ho tolto Crimi e Lombardi, che comunque qualcosa fanno, e un eletto di riserva, anche per fare conti pari) costate al "poppolo italiano" (parola di Pertini) 2 milioni e 400.000 euro al mese di stipendi, e altrettanto in strutture e personale vario messo a disposizione da quei coglioni che sono gli Italiani (e forse anche altre somme). In totale, in due mesi sono circa 10 milioni di euro andati in fumo. Questa considerazione che è fatta sui 3 concetti che citi nel tuo scritto, ti sfuggono? All'italiano medio NO!!! non sfuggono affatto.
Sintesi: potevate aprire 160x2=320 cassetti (leggi dossier, cioè affari che puzzano alla maggior parte dell'italiano medio). Nell'ipotesi che la metà si fossero rivelati piste false, rimangono almeno 160 scandali che non sono scoppiati, che sono rimasti ben chiusi per l'inerzia dei 160 eletti e, sommamente, per l'inerzia di Grillo e Casaleggio (ma, forse, questa inerzia è calcolata). Con 160 scandali presentati alla stampa e, se del caso, alla magistratura, avremmo potuto portare in piazza a Roma, non 50.000 cittadini, ma 5 milioni di cittadini incazzati, e spontaneamente, cioè senza fare la figura di merda di riesumare la chiamata a "la marcia su Roma".
Solo tirandogli la loro propria merda in faccia avremmo potuto fermare Napolitano. Vedi qui: http://pacoloio.blogspot.it/2013/02/elezioni-2013-e-wallpaper-del-m5s.html. Ora rimboccarsi le maniche, please. Ai prossimi 2 mesi!

02-05-2013 ore 19,00 (al M5S Ancona)
Il Teatro delle Muse sarà pure il fiore all'occhiello dell'ex Sturani, ma costa carissimo a tutti e ne usufruiscono pochissimi. Perché non se lo pagano si tasca loro quei pochissimi? Con i biglietti naturalmente, o con abbonamenti, o altro. A me che me ne importa di come se lo pagano, ma se lo paghino da soli. E, se al Comune avanzasse qualcosa, lo impiegasse in concretezze, a partire dai meno "capienti", e non dai borghesi che devono vedere le solite scene al teatro, di anno in anno sempre le stesse, come ai bambini si racconta la stessa favola tutte le sere, magari con qualche piccola variante per farli addormentare meglio. Che il teatro sia cultura non c'è dubbio, Fo insegna, ma cullare i borghesi in quel costosissimo arcano che è le Muse non lo vedo affatto come cultura, e poi è cultura d'elite e non ha niente a che vedere con la cultura della gente comune che, infatti, alle Muse non ci va: Avete mai visto alle Muse un "portolotto", o uno di Piano San Lazzaro? No, vero? Sono tutti imbellettati e impellicciati alle Muse, ma non è l'Ancona dei cittadini comuni, quelli che non ce la fanno ad arrivare alla fine del mese (per usare un'espressione trita). Quelli, magari, preferirebbero, trovare libri alla biblioteca comunale da prendere in prestito (dove non si fanno che acquisti molto esigui da decine di anni), o vedere teatro di strada, o capire come siamo caduti così in basso in questa società pidiellizzata (con o senza "elle"). Dategli giù la mannaia, ragazzi, e non facciamoci fregare da falsi miti inventati dall'elite comunista-repubblicana degli anni '80-90. A presto
(Aggiunta)
Io insegno al Liceo Artistico, ma lo si sa che non c'è più la carta igienica nei bagni degli alunni? Che devono provvedere da soli? Oppure che devono chiederla ai bidelli (che a volte fanno pure storie, per risparmiare)? E che le fotocopie non si possono fare più se non di tasca propria? E' solo un esempio, beninteso, ma emblematico di tante altre situazioni analoghe, penso ai ticket della sanità, all'Iva sul pane, all'Imu sulla prima casa (per lo meno fino a 120-150 mq netti) e a tante altre cose. La prima casa, ad esempio, dovrebbe essere considerata come gli abiti (entro un certo range di spesa): se andiamo avanti così metteranno la tassa anche sui pantaloni, le gonne e le camicie, le mutande e i calzini, il cappotto, ecc., solo per il fatto che uno li indossi per proteggersi dal freddo, o dal caldo a seconda delle stagioni. Vedremo schiere di vigili urbani o finanzieri a domandare se uno ha la ricevuta di pagamento della tassa per portare le braghe, altrimenti dovrebbe andare nudo se non ha i soldi (e questo in forme diverse già avviene). Vedremo l'Agenzia delle Entrate o l'Equitalia pignorare le braghe che uno ha indossato senza pagare la tassa. Pare che io stia ridicolizzando: ma ricordate la tassa sui balconi che voleva mettere Amato nel 1994? Sono piuttosto schifito (se non s'era già capito). Bisogna assolutamente raddrizzare i concetti della politica, riportando le azioni al buon senso generale. Non dico da dove cominciare, ma mi pare che dalla politica potrebbe essere un buon punto di partenza, tagliando agi e prebende se quelle non sono anche a disposizione del cittadino comune. A presto.

02-05-2013 ore 23.00 (al blog di Beppe Grillo)
Alla proposta di cui sopra (Social Housing a 5 Stelle), propongo il seguente emendamento, al fine di rimuovere i diktat del Berlusca sull'Imu ed evitare la caduta del governo Letta:
IMU a 5 Stelle
Premessa: la casa deve essere considerata la "terza pelle" di una persona (la prima essendo la pelle intesa come tessuto cutaneo, la seconda essendo il vestiario).
1) La manovra sulla restituzione dell'Imu ai cittadini deve essere a costo zero, cioè con bilancio in pareggio, mediante i seguenti provvedimenti:
1a) Ai proprietari di prima casa fino a mq 18 a persona componente il nucleo familiare (es. famiglia di 3 persone = 54 mq netti), poiché è desumibile l'incapacità di poterne avere una più grande e che quella famiglia dovrebbe "passarsela male", non si richiede la tassa Imu, e vengono pagate, da parte dello Stato, le spese per fornitura di energia elettrica, acqua, gas, telefono e internet full-time, nonché le spese per raccolta rifiuti. Stesso trattamento se la casa si trova in quartieri degradati e privi di servizi pubblici essenziali ed arriva a 22 mq a persona.
1b) Ai proprietari di prima casa fino a 30 mq a persona componente il nucleo familiare (es. famiglia di 5 persone = 150 mq netti) e con un massimo di 180 mq (abitazione non di lusso), la tassa Imu non è richiesta.
1c) Ai proprietari di prima casa fino a 50 mq a persona risultanti da stato di famiglia dei 30 anni precedenti (per tener conto che i figli, una volta maggiorenni possono farsi una casa e famiglia propri e, così, i genitori rimarrebbero soli, superando i limiti di cui in 2b) non è richiesta la tassa Imu.
2) L'importo impiegato nel punto 1, viene recuperato aumentando progressivamente la tassa Imu sui proprietari di case di lusso (vedi categorie catastali) e sulle seconde case non affittate.
3) Identici provvedimenti si applicano alla restituzione della tassa Imu versata nel 2012.
Non sarà il massimo - si può articolare anche meglio - ma potrebbe andare così? A presto.

18-05-2013 ore 24,00 (al blog di Beppe Grillo)
1) La casa è la terza pelle di una persona. Se gli togli casa gli togli la pelle, è come scorticarlo vivo. (la prima pelle è l'epidernide, la seconda è il vestiario). A livello fiscale intendo la "prima casa", purchè non abbia piscina e parco da 4 ettari o non sia come quella del berlusca (ce l'avrà anche lui una "prima" casa?). Voglio dire fino a una certa metratura biologicamente commisurata, e non un casone sconfinato. Che sò? 100-150 mq per 2-4 persone può bastare biologicamente? Oltre mi pare non sia più una terza pelle e, dunque, la parte eccedente si può pignorare e vendere all'asta (previo frazionamento catastale, ovviamente).
2) Per di più direi che gli "arresti domiciliari" per coloro che hanno un casone sconfinato, magari con piscina e parco privato, dovrebbe essere rivisto, nel senso che il "domicilio" degli "arresti domiciliari" te lo assegna lo Stato, cioè un appartamentino di 20 mq al massimo, magari in un quartiere difficile come Forcella a Napoli o simili, così il recluso in casa la smette di fare il ganzo in attesa di processo.

24-05-2013 ore 16,41 (al blog di Beppe Grillo) - A proposito della strage di Capaci: E voi dove eravate?
Ero nel parchetto sotto casa coi figli e un gelo mi colse, come se fosse scomparso l'Appennino da Bologna a Campobasso. Mi domandai: e mhò?!!! Mhò un cazzo. Dopo 20 anni sono solo come allora: un figlio a Buenos Aires, l'altra a Milano, a tirare a campare. Qui non si campa!!! Si crepa, come la capra sotto la panca (pardon, la banca).

25-06-2013 ore 16,05 (al blog di Beppe Grillo)
E tu e i 163 parlamentari M5S che fate? Dipingete scenari, col pennello del sarcasmo, e basta! E Casaleggio? Gurueggia chissà da dove!!! Cazzo, e poi cazzo ancora!!! Dovete usare la mannnaia affilata dell'apri-cassetti che vi abbiamo dato. E invece che fate? Un cazzo!!! Propostine di legge che servono solo a far confusione nei cassetti dove verranno sepolte, in mezzo a quelle di Gasparri, La Russa, ecc. ecc.!!! e che non verranno mai discusse né approvate. Dunque, una demenziale perdita di tempo. Solo l'apertura dei cassetti può distinguervi dal tran tran quotidiano della comoda vita da parlamentari, a cui i nostri 163 si sono adagiati. Occorre tirar fuori il pelo sullo stomaco (ma ne hanno i 163?) per far da segugi alle ruberie nascoste che ci sono a tonnellate in quei cassetti, occorre affrontare ogni giorno il rifiuto (e anche il disprezzo strisciante) dei dirigenti di enti, banche, regioni, e chiedere documenti (Accesso agli atti ex L. 241/1990) ed esaminarli, o farli esaminare da chi ci capisce, e quando si fiuta una pista ... allora, giù con la mannaia, poi si passa tutto alla magistratura e ai giornali. Solo così risponderete al mandato dato ai 163 dagli 8 milioni di elettori M5S. E invece che si fa? Si aspetta che il governo cada in autunno ad opera di Berlusconi, e intanto ci si giuggiola con propostine di legge, cioè con uno stracazzo di niente. Tanto poi agli elettori del M5S in autunno (se ce ne saranno ancora) delle vostre propostine infilate nei cassetti delle commissioni parlamentari, buone solo per fare "curriculum" sul sito della camera, non glie ne frega una mazza. Sveglia ragazzi !!! Se no, andrete tutti a casa in autunno, e dovrete coprirvi le vergogne con la foglia di fico delle propostine di legge non discusse. Certo, una soddisfazione vi rimarrà: quella di aver rimpinguato un CCB magari asfittico, e di vedervelo rinpinguato anche in futuro per prebende varie. Poi non lamentatevi se verrete presi a calci in culo per strada. Aufidersen


25-06-2013 ore 16,43 (al blog di Beppe Grillo)
Sarà pure un maggiordomo al Corriere, Battista, non lo so. Ma voi cosa gli date da scrivere a Battista? Propostine di legge alla Camera, e poi ancora, Propostine di legge al Senato e basta (magari qualcuna sarà anche "propostona"). Mi pare di essere di fronte ai miei scolari: Vede professò, i compiti l'ho fatti!!! Che volete che glie ne freghi a Battista dei compitini fatti a casa (o nelle commissioni fino a mezzanotte) dai 163 scolaretti del M5S !!! Così come non glie ne frega niente agli elettori M5S, tanto non verranno discussi né approvati, come con i compiti dei miei scolari non posso scriverci un saggio su quella materia. Spazzatura, e basta. Spazzatura da raccogliere negli scaffali delle commissioni parlamentari per 5 anni, poi inviata al macero, tale e quale i compitini dei miei scolari, che dobbiamo tenerli per legge 5 anni in archivio, poi mandarli al macero. Forse a Battista potrebbe interessare qualche scandalo ancora non emerso, così il Corriere venderà qualche copia in più. Ma non era per questo che gli 8 milioni di elettori M5S vi avevano mandato al parlamento? La teoria della scatola di sardine s'è persa forse per la strada profumata dello stipendio e degli scontrini e della futura pensione alla barba degli Italiani? Uno scatto di reni urge, ed urge forte forte. Se no verrete presi a calci in culo per strada quando tornerete a casa: ma magari qualcuno andrà a vivere a Cuba o Buenos Aires, dove con 1000 euro (il resto della pensione a vita andrebbe in azioni, magari del MPS o delle multinazionali) si vive benissimo, e dove nessuno lo conosce, per evitare scossoni al deretano. Forza allora, avete ancora 30 giorni per fare qualcosa di concreto, poi si va tutti al mare, e quando si torna a settembre nessuno si ricorderà neanche più del Movimento 5 Stelle, e se il governo finalmente cadrà, sarà una gloria per il PdL e non per i "grillini", che verranno visti solo per coloro delle propostine inutili e, dunque, demenziali. E non servirà neanche dire: "Ma noi lo avevamo detto che i governo sarebbe caduto" - tutti i governi, un giorno, cadono. Ma possibile che ci vogliono 163 cervelloni per fare propostine!!! Non ne basterebbero forse 30 o 40, e gli altri ad aprire questa putrefatta scatola di sardine che è il parlamento? Aufidersen



26-05-2013 ore 00,37 (cioè dopo la mezzanotte del 26) (al Blog di Beppe Grillo)
Pensaci, Grillo! Siamo scesi a 450 interventi al giorno in questi post rispetto ai 4500 del periodo pre e post elezioni. Un "debacle" dell'interesse degli elettori del M5S e dei cittadini in genere. Una vera "Caporetto". Sono 3 mesi che ti avviso, prima qui (http://pacoloio.blogspot.it/2013/04/cose-scritte-al-vento.html) e poi qui (http://pacoloio.blogspot.it/2013/02/elezioni-2013-e-wallpaper-del-m5s.html). Ma tu sei come un sordo cui su dica: "Attento c'è uno scalino". E da come si vede dall'esterno, cioè da qui, da casa, dalla piazza, dal web, ecc., sei un Samurai senza esercito. I tuoi 163 parlamentari sono inerti, come i sassi di una strada. Vedi tu. Io non la vedo bene la situazione, e mi sto stufando di parlare al vento. Aufidersen

31-05-2013 ore 23,59 (al Blog di Beppe Grillo)
Certo, comprensione per Dario Fo (dal 1972 che lo seguo), ma che in questa occasione, aprendo questo blog, scatti quella imbecillità dei due che intervengono in automatico nella colonna a destra di questa, in alto, mi pare una carognata soprattutto nei suoi confronti, di Fo e della defunta, oltre che di tutti i visitatori. Si tratta di sciatteria pura ed elevata ai massimi livelli. Essere trattati a pesci in faccia da pubblicità (non saprei come chiamarla) non richiesta e invadente, è di pessimo gusto, ma purtroppo, temo, rispecchi la personalità di tutto questo Ambaradan che è Grillo, il suo blog e la presunta supremazia del web. E siccome di cazzate come questa ce ne sono e ce ne sono state parecchie nel corso di questi ultimi mesi e siccome qui si parla al vento, tanto nessuno "ti caga", allora, sai che ti dico Grillo? Addio!

19-06-2013 ore 10,30 (al M5S-Ancona)
Leggo, si ! Ma commentare è come gettare al mare la bottiglia con il messaggio. Non la leggerà nessuno, tantomeno ne avrai un riscontro. Eppure qualche proposta l'avrei fatta (http://pacoloio.blogspot.it/20... (http://pacoloio.blogspot.it/20... a suo tempo, ma ora ho smesso, sia per Ancona, sia a livello nazionale. E' doloroso vedere il M5S impastoiato in diatribe sterili (scontrini; ti caccio-non ti caccio, ecc.), come è doloroso assistere "solo" ai "compitini fatti a casa" tipo proposte di legge, atti, mozioni. Così si entra nel tran-tran della politica e non se ne esce che con le ossa rotte, perché gli altri sono più capaci di noi e hanno la stampa dalla loro, dal momento che la foraggiano. Sono ancora solidale con "La Via" (come direbbe Lao-Tzu) che il M5S sta faticosamente cercando di definirsi, ma intanto se si aprisse qualche scatola di sardine puzolenti, sia ad Ancona che a livello nazionale, si darebbe seguito alle promesse elettorali. Se non li ridicolizziamo aprendo cassetti in continuazione, loro (PD; PdL; ecc.) saranno sempre a cavallo e non avranno mai vergogna davanti ai cittadini dei propri atti, passati o presenti che siano. Un abbraccio a tutti e ... coraggio!

21-06-2013 ore 21,06 (al Blog di Beppe Grillo)
Se si dice INDESIT, non si dice molto. Se si dice MERLONI, allora a Fabriano scattano le antenne. Pure i preti si inchinano e si mettono a 90 gradi, da sempre, o almeno negli ultimi 50-60 anni. Sono passati quasi 5 anni dalla fredda analisi di Danilo Baldini sullo strapotere dei Merloni e i condizionamenti, nonché i soldi che arraffavano dallo Stato (compiacente). Ora tutto se ne va all'estero. A Fabriano non ci sono mai stati gli operai puri, ma gli "OPERAI-COLTIVATORI DIRETTI", un misto, una specie di operaio dalle 7 alle 17 e di un contadino dalle 17 alle 22. Gente che ha dato pure il culo per Merloni, scioperi e rivendicazioni quasi zero, neanche nel '68-77, come è il carattere del contadino di montagna. Li riconoscevi a un miglio di distanza, sempre con la giacchetta verde sbiadito e la scritta Merloni sopra al taschino (chiamati anche "merlonisti"), anche quando lavoravano la terra, cioè sempre, anche durante le ferie, perchè lo stipendio era troppo basso e così dovevano arrotondare con la bassa produttività della terra di montagna, ma lo facevano, e lo facevano grati e memori della fame del dopoguerra. Un tradimento, quello dei Merloni, che merita di essere pagato con la forca. Non quella con la corda, è poca cosa, ma quella con la confisca delle aziende e la nazionalizzazione. A proposito la deputata Patrizia Terzoni, che è di Fabriano, ha detto qualcosa in proposito? O è troppo giovane per sapere? Se qualcuno mi risponde mi faccio prete, non è mai succeduto nei miei commenti lasciati qui da 6 mesi a questa parte, e sono decine, vedi qui (http://pacoloio.blogspot.it/2013/04/cose-scritte-al-vento.html). Infilo questo messaggio nella bottiglia che getto in mare (leggi:web).

12-11-2013 ore 22, circa (al M5S di Ancona)
Mi piaceva farvi capire che i soldi per fare l'uscita a ovest c'erano già nel 1986. Un mio progetto di massima avrebbe richiesto poco meno di 50 miliardi di lire di allora (consulenza economico-tecnologica dello staff tecnico di Longarini di allora, che stava costruendo l'asse nord-sud, quello attualmente funzionante). 
Aria fritta !!! Troppo poco - si disse - e via nel cassetto dei sogni. Ma ci rendiamo conto che sono 25 anni che i poveri cristi di Torrette sono in croce dalla mattina alla sera? Come brodaglia tecnica Sturani partorì poi quel mostro - economicamente e geologicamente parlando - da 170 miliardi della fine degli anni '90. 
Nel 1979 c'erano già 110 miliardi di lire ed un progetto esecutivo dettagliatissimo (a firma Ing. Piazzini - ho copia di alcune tavole). Per il mio progetto si potevano impiegare metà di quei soldi. 
Considerate anche che la Provincia doveva realizzare il raddoppio della variante da Castelferretti a Ancona-Sud, che il progetto c'è da almeno 15 anni e i soldi pure, ci si domanda: A che punto siamo?
Aria fritta, anche qui.
E ci si domanda ancora: Riusciranno i prodi del 5S a chiarire le cose, a rimettere in moto la macchina del progetto (sempre che i soldi ci siano ancora), a mandare in galera quanti finora hanno letteralmente sviato le procedure tecnico-amministrative (era tutto un accordo politico da fare su chi avrebbe dovuto appaltare le opere), e a far diventare cittadini comuni quei poveri cristi di torrettani che quando si alzano al mattino devono mettere il guinzaglio anche al cane, al gatto, ai figlioli, e agli anziani prima di vederli sotto un TIR?
E certo che a fare tutto da soli c'è la bella soddisfazione di poter dire: Ohé, questo l'ho fatto io! Ma se la montagna partorisce il topolino ...
Bhé, se vi posso essere utile sapete dove sono.
Aufidersen
Fausto Baiocco

sabato 20 aprile 2013

Bersani Vs Mussolini (Benito)

A proposito delle votazioni per l'elezione del presidente della Repubblica.
Bersani (19-04-2013): Uno su quattro è un traditore.
Gli Arditi di Mussolini (Benito): Boia chi molla.
Suonano con lo stesso significato, e con lo stesso significato deve intendersi l'intreccio PCI-Affari, oggi PD-Affari, nei riti ambrosiano, emiliano e mafioso. L'arcano di un partito che indicherebbe moralità e rettitudine è caduto, e per sempre. Se Mussolini è caduto in un ventennio, Bersani ha resistito un trentennio dagli avvisi morali di Enrico Berlinguer.
Ne prendano atto i militanti di base come ne hanno preso atto i parlamentari che hanno "disobbedito" al "boia chi molla" di Bersani. Non c'è bisogno di un distributore AGIP in un nuovo Piazzale Loreto, Bersani è già sparito, anche se dovrà rendere conto con gli altri a quelli dietro nel fotomontaggio qui a fianco.
Roba da mafiosi, vedi il twitt qui a fianco.

Ed ora che Habemus Papam Napolitanum, sono cazzi nostri. Le regole della democrazia hanno consentito il peggio del peggio: la continuità con i precedenti 20 anni di governo che, tuttavia, sono succeduti ad altri 20 anni di governi miserevoli, fedifraghi e traditori del popolo.
Comincio a vergognarmi ancor più di prima della classe politica di questo paese. Non mi ripeto (della serie Potrebbero interessarti anche questi): (29-03-2008), (10-05-2008), (14-12-2009), (22-09-2010), (09-01-2011), (09-04-2011),  (31-07-2012), (29-11-2012).

Bhè ... ridiamoci su, almeno per 3 minuti.
Poi guardatevi questo YouTube e anche questo oltre che questo (sull'uscita dall'euro).

domenica 24 marzo 2013

Paolo Barnard e la critica dell'economia politica contemporanea

Giornalista libero con questo sito, praticamente chiuso di recente, espone una realtà che sfugge all'analisi della politica, non si sa se per mera ignoranza o per calcolo di convenienza, il ché è la stessa imperdonabile cosa.
Consiglierei di partire da questo video YouTube relativo anche a Mariarca Terracciano, e da questi cinque video, intitolati "Il grande crimine" (parte 1, parte 2, parte 3, parte 4, parte 5, parte 6,) per una durata totale di un'ora e mezza, per poi ritrovare più facilmente il filo conduttore nelle varie pagine del sito di Paolo Barnad.
Avviso che su YouTube ci sono molti video-spazzatura che ridicolizzandole con banali considerazioni da "battute del bar dello sport" pretenderebbero di smontare le tesi di fondo dell'argomento. Molti di questi, inoltre, hanno disabilitato i commenti, segno che alla prima prova hanno ricevuto critiche aspre e dure.
Mi pare che mai come in questo momento occorrerebbe rifondare l'Economia Politica, poiché è dai tempi del Capitale di Marx che si confrontano tesi che oggi sono superate almeno all'80% del loro contenuto, e non per il progresso dei tempi, ma per il costante sviamento che negli ultimi 50-70 anni ne è stato fatto nelle facoltà di economia, e lo sviamento è proprio quello di sostenere che la ricchezza viene prodotta dal capitale e non dal lavoro. Mentre non vi è paese prospero che non si regga sulla ricchezza prodotta dal lavoro, poiché il commercio e la finanza non sono altro che "forme di circolazione" della ricchezza e non potrebbero produrne affatto.
E questo vale anche per i paesi ricchi come USA o Svizzera, i quali prosperano appunto sulla ricchezza prodotta dal lavoro, solo che in questi casi alla ricchezza prodotta dal lavoro dei cittadini americani e svizzeri viene aggiunta altra ricchezza da lavoro ma non prodotto da questi, bensì ricchezza rapinata ad altri paesi, specialmente quelli poveri o quelli dittatoriali sotto "protezione" americana, e ciò avviene sia con l'esercizio del cosiddetto "diritto internazionale" (scritto dai paesi forti per i paesi forti), sia con l'esercizio di prestiti e, dunque, di debiti a carico dei paesi da rapinare e a favore del FMI, sia, quando USA e satelliti (compresa la UE) non ce la fanno con tali mezzi, con l'uso della forza militare, dapprima mascherata da missione di pace e poi, se non funziona ancora, con la guerra vera e propria.
Che tali operazioni imperialistiche abbiano un costo enorme è indubitabile, ma non ci si fa scrupoli, si possono finanziare anche senza le tasse dei cittadini, ma attingendo al traffico internazionale della droga , non il traffico dei cosiddetti criminali, ma quello dell'esercito americano (ricchezza anch'essa prodotta da cittadini di paesi sotto "protezione americana", e poi depredati con la forza dei cannoni).
Buona lettura del sito di Paolo Barnard.

giovedì 28 febbraio 2013

Elezioni 2013 e wallpaper del M5S

Avrei voluto dire qualcosa prima delle elezioni e, soprattutto, prima delle primarie del PD, ma sono stanco di inserirmi in discorsi che producono poco o niente dal momento che il livello di ragionamento dei più è così scarso.

1 - Sulle primarie. Occorre dire una cosa che non ho letto in questi mesi sul web da nessuna parte e cioè: le primarie sono state concepite fin dall'inizio come un "affare sporco" da Bersani, Vendola e tutti gli altri dalla loro parte per far fuori Renzi. La tattica è sempre la stessa: si sa di non essere in grado di vincere in una prima unica tornata a due e allora all'inizio della battaglia (1° turno) si cercano alleati, ma non nella forma degli alleati palesi, bensì nella forma dei contendenti finti cercando di far convergere i voti degli elettori indecisi e dei delusi verso costoro sottraendoli al vero contendente, salvo poi in un secondo momento (2° turno) far convergere quelle "truppe cammellate" sul contendente che orchestra tutta la faccenda. Ben lontano, quindi, dall'affrontare a viso aperto un oppositore, ma ben attrezzati ad orchestrare regole fatte apposta per aggirare la faccenda e, il tutto, con l'affronto di una presunta democraticità.

Così è stato progettato il percorso - "sporco", per l'appunto, fin dall'inizio - e così si sono verificati poi i fatti. Vecchia tattica da maneggioni della politica, quanto di più sporco per tutti coloro che vi si prestano e raggirando i propri stessi sostenitori, e così Vendola & Company hanno fatto finta di volersi opporre a Bersani con un discorso dato a bere a chi le beve tutte (il famoso zoccolo duro di occhettiana memoria) e in nome di una presunta democraticità del processo: come, non posso candidarmi alle primarie (sottinteso: 1° turno) ? Qui tutti sono legittimati ad esprimere le proprie idee, e saranno gli elettori a scegliere - questo dicevano Vendola & Company. 
Lo scopo era solo quello di tenere sotto la propria gonnella al 1° turno non solo lo zoccolo duro dei propri sostenitori, ma anche coloro che li avevano appoggiati in precedenza e che nel frattempo erano rimasti delusi dalla nullità dei discorsi e, soprattutto, delle azioni e che, pertanto, al 1° turno sarebbero potuti andare a favore di Renzi, il quale, se addirittura la primarie si fossero svolte in un solo turno con duello di soli due contendenti, cioè Bersani e Renzi, si sarebbe risolto alla grande a favore di quest'ultimo.
Superato il 1° turno, si fa convergere "tutti" gli elettori (zoccolo duro e zoccolo moscio) sul candidato prescelto Bersani, non per una fatale impossibilità a fare diversamente, ma per "partito preso" - potremmo dire - fin dall'inizio.

Ovvero: scelto il candidato premier fin dall'inizio, nelle segrete stanze alla presenza dei soliti quattro gatti, si appresta il percorso delle primarie che presenta minore rischio o, se si vuole, maggiore probabilità di successo. E' come dire: visto che questo duello si deve fare per far bere agli elettori delle primarie un candidato già scelto nelle segrete stanze, allora si sceglie anche il tipo di arma e, naturalmente si sceglie la pistola se si sa che l'avversario non la sa maneggiare per niente. E infatti Renzi la pistola dell'inciucio preventivo (leggi: cercarsi alleati nelle segrete stanze) non la sa maneggiare, ma sa maneggiare la spada del confronto diretto nelle piazze davanti agli elettori (leggi: camper e giro per l'Italia), cosa che a Bersani deve essere risultata troppo faticosa - lui, che di flemma da maneggione ne ha da vendere. E allora, ci si inventa il percorso "democratico" che abbiamo visto, il quale appare all'ignaro elettore tanto più vero quanti più candidati si presentano a percorrerlo. E allora, dagli giù: Vendola, Puppato, Tabacci, illustri quanto inconsistenti sconosciuti, tutti buoni però a fare polverone. E poi i sedicenti candidati che si ritirano dal proposito: Abbate, Boeri, Civati, Gozzi, Spini. Su un totale di 10 candidati della prima ora ne rimangono solo 5, non perchè ci speravano davvero, ma per fare quadrato intorno a Bersani. La pistola, naturalmente, funziona sempre a favore di colui che l'ha costruita (Bersani), perché l'avversario (Renzi), di quella pistola, non sa nemmeno dove sta il manico. E così è andata, alla barba della democrazia. (Vedi cronistoria delle primarie del PD)

Intanto, ci si allieti con questo video del 2008 di Ascanio Celestini.



2 - Memorabile esempio nella storia. Anche Napoleone Bonaparte faceva così nelle battaglie più delicate ed incerte: lo schema delle fasi è chiaro, divideva l'esercito in un corpo d'armata robusto, ma apparentemente inferiore a quello nemico, e in un certo numero di reparti più piccoli. Cominciava la battaglia con un lavoro di logoramento del nemico tramite il corpo d'armata principale (1° turno - diremmo nel caso di queste primarie) e, quando il nemico era quasi sicuro di farcela e stava riorganizzandosi, sferrava l'attacco finale facendo convergere su di esso tutte le truppe disponibili fino ad allora tenute ala larga a pascolare dietro qualche bosco della campagna circostante e, pertanto, nella pienezza delle forze.
Renzi, questa cosa, non l'ha capita, e qui sta il grande demerito di questo nuovo elemento della politica nazionale, pur energico e battagliero, ma altrettanto ingenuo.
Solo che poi a Napoleone non ha funzionato sempre questa tattica, e a Waterloo c'è rimasto fregato quando, per l'avaria dei telefoni cellulari di allora dovuta all'imprevisto maltempo (leggi: vedette impantanate nel fango), non è riuscito a far convergere il corpo d'armata di Grouchy a fianco dell'armata principale e gli Inglesi hanno avuto la meglio, Napoleone è finito a Sant'Elena e ci è crepato solo 6 anni dopo per un tumore alla prostata nel dimenticatoio dell'Europa.

3 - I primi approcci della Waterloo di Bersani. Ora Bersani ha vinto le primarie (anche al 2° turno) ed è diventato candidato premier, ma in questo primo approccio alla grande battaglia di Waterloo (leggi: elezioni nazionali 2013) ha l'impressione di aver vinto e spera di poter riprendere in mano la situazione tra qualche mese con nuove elezioni contando sulla ricongiunzione delle ipotetiche truppe di Grouchy (leggi: un forte intervento finanziario delle "imprese rosse" per padroneggiare sui media e conquistare gli elettori di centro, montiani compresi), ma rimarrà fregato pure lui, come Napoleone, e nonostante le armate dei furbetti del quartierino stile Vendola & Company.
Per ora ha perso, il Bersani, e si è fatto sorpassare alla Camera, come partito (non come coalizione, ma ancora per poco - Vedi risultati delle elezioni 2013 in wikipedia e in Min-Interno), da illustri sconosciuti, da cittadini alle prime armi nella politica, e proprio per questo "credibili" ben più dei suoi istrioni tipo D'Alema & Company, dal quale, per altro, siamo ancora in attesa di proposte per una legge sul conflitto di interesse che non face quando era premier, consentendo la stura ai quindici anni successivi di Berlusconi al potere (salvo qualche parentesi), e che per le sue inadempienze sarebbe opportuno che rinunci anche lui ai suoi 40-50 mila euro di pensione mensile e 5-600 mila euro di liquidazione.
Si ricordi, Bersani, che la credibilità è il fattore determinante della rivoluzione francese del 1789, credibilità della nobiltà e del clero caduta a zero presso le nuove leve di allora e soppiantata da freschi cittadini fino ad allora tenuti in disparte come pezzenti sudditi.

4 - Le elezioni nazionali 2013. Oggi le nuove leve sono i cittadini che hanno aderito al Movimento 5 Stelle, senz'altro credibili tout-court, cittadini con idee, ingegneri, avvocati, economisti, informatici, ecc., che hanno le palle piene di farsi governare da una massa di ignoranti che non sanno più il linguaggio della verità, ma solo quello dell'inganno verso i propri elettori e che in tantissimi casi praticano solo l'arricchimento personale a danno dei contribuenti che vengono spennati come polli. Gente inetta, che non sa dire una parola contro il predominio del potere finanziario, anche perché, parecchi siedono negli scranni dei consigli di amministrazione (e molti siedono in più di uno) con relativo lauto gettone.

5 - Premesse alla battaglia finale nella Waterloo di Bersani & C. Si ricordi pure, Bersani, che nel 2015 ricorre il bicentenario di quella battaglia, e lui non ci arriverà, in quanto le sue truppe di riserva (leggi: imprese finanziatrici del PD) sono troppo impantanate nel fango come quelle di Grouchy, come le varie cooperative rosse che succhiano latte fresco a tutti i livelli dell'amministrazione pubblica dove si usano i soldi dei contribuenti, alcune delle quali sono colossi con appalti in tutto il mondo, altre sono banche corrotte e fallite (vedi MontePaschi tra tutte), altre fanno comunella con le peggiori imprese capitalistiche del pianeta, a cominciare da quella di Ravenna che sotto Craxi forniva le travi dei viadotti costruiti da Longarini nella mia città sotto la garanzia della spartizione di potere sottobanco dell'amministrazione comunale di allora, fino a quella di Senigallia che prendeva in subappalto lavori dal democristiano Rozzi per la costruzione dello stadio di Ascoli e di quello di Ancona e alle joint-venture tra coop rosse e le varie Impregilo in Val-Di-Susa che, tutte, pesano sulla testa del PD, come il fango pesava sugli stivali dei soldati di Grouchy, anche se a suon di bustarelle chiamate "contributi di iscrizione" alla relativa centrale cooperativa.
Non è difficile immaginare il "do ut des" che c'è stato negli ultimi 50 anni e, soprattutto, a cominciare dalla ricostruzione post-terremoto del Friuli negli anni '70, parola del capo della segreteria tecnica del ministro dei lavori pubblici Nerio Nesi - Ivan Cicconi, con il quale mi sono trovato più volte a collaborare in qualche tavolo sui sistemi qualità negli appalti e sul global service, un ingegnere bolognese originario di Fermo, brava persona, da allora Direttore di ITACA, il quale, però, non ha saputo rispondere al mandato della trasparenza a causa della mancata semplificazione legislativa del settore LL.PP. e al conseguente continuo aggiramento delle centinaia di migliaia di leggi praticato dagli enti appaltanti - il quale espone in un bel libro del 1998 (recensione 1 e recensione 2) le pratiche sottobanco della ricostruzione di quell'evento, come delle pratiche truffaldine di tanti altri appalti nazionali. In Toscana, per dire di leggi vecchie, è ancora in vigore un Editto di Maria Teresa d'Austria del 1750 relativo alle cave di marmo di Carrara che, ovviamente, vige tutt'ora solo nel territorio di quella regione e al quale rimandano gli odierni provvedimenti autorizzativi per la cavatura del marmo.
Dunque, le ipotetiche truppe di riserva di Bersani (leggi: imprese finanziatrici) si stanno impantanando sempre di più negli scandali che emergono a seguito delle indagini giudiziarie e, spererei ancor più, a seguito delle carte truffaldine che i tanto disprezzati parlamentari grillini tireranno fuori dai cassetti e consegneranno alla magistratura. E come Napoleone non poté prevedere quell'inatteso maltempo a giugno, stagione solitamente tranquilla, così anche Bersani (ma ci metterei anche altri partiti tipo PdL, Lega, ecc.) saranno definitivamente impantanati nel fango della mancanza sempre più forte di credibilità, e l'aiuto dei sostenitori finanziari non arriverà perché essi faranno i conti con la caduta della credibilità e dunque concluderanno sull'inutilità di sperperare risorse su partiti sputtanati dai quali a loro non potrà venire niente. Aggiungeteci che anche i cittadini trarranno le stesse conclusioni e il gioco è fatto: Bersani & C. saranno relegati in questa buia pagina della storia post berlingueriana.

Se il video di prima è terminato, vedi questo, sempre del 2008 e di Ascanio Celestini.




6 - Sulla Bindi e Napolitano. E poi, candidare alle primarie Rosa Bindi in Calabria, che ci'azzecca - direbbe Di Pietro ? Non è veneta la signora Bindi ? Forse fa schifo ai Veneti ? Ma se facesse schifo in casa sua, perché metterla laggiù ? Alla barba del concetto che un candidato è espressione di un popolo ! E di quale popolo è espressione la Bindi in Calabria ? Di un popolo che non sa niente di lei, che la vota solo perché si fida dei propri referenti politici locali. Ma anche questo non è inganno ? Come lo vogliamo chiamare questo fatto ? Per me è anche sovvertimento del dizionario: chiamare nero ciò che è bianco e viceversa, in una specie di opportunistico balletto del significato delle parole, del tipo "missione di pace" al posto di "guerra del capitalismo per appropriarsi a buon mercato delle risorse del territorio di un popolo straniero a spese del popolo che si vorrebbe rappresentare", in questo caso quello italiano, e per fare ciò gli si fa comprare tanti aerei da guerra - beninteso per fare la pace, dicono alcuni. Signor Bersani, mica tanto signore però, nonostante i modi suadenti e se in difficoltà perfino arroganti, lei ha perso perché non ha più la CREDIBILITA'. Ora che il processo è cominciato, non ha che da aspettarsi il peggio. Voglia almeno non ritirare la modesta pensioncina di 20-30 mila euro mensili che le toccherà a termine mandato, per le leggi spennatorie che vi siete dati, e lasciare la liquidazione (forse 400-500 mila euro) dove si trova, cioè nelle casse dello stato, cioè dei contribuenti. E così tutti gli altri spennatori folli che pensavano di poter continuare all'infinito.
Anche Napolitano ha finora svolto un ruolo incomprensibile ai più, ma comprensibilissimo per molti: da garante dell'unità nazionale è diventato garante degli inconfessabili segreti di stato. Dunque, anziché un amico del vero è ora una amico del silenzio e un complice poiché, se non ci fosse stato niente di torbido da confessare, avrebbe confessato sugli accordi stato-mafia, e invece non lo ha fatto. E questo è un segnaccio che, purtroppo per lui, verrà a galla piano piano con il tempo, a meno che non abbiano già bruciato tutte le carte, anche sulla strage dell'Italicus, e soppresso tutti i possibili testimoni, parecchi dei quali già morti in circostanze misteriose.

7 - Su Maroni e la Lega. Meglio non parlarne. Roma ladrona! - tuonava Bossi (e Maroni) qualche anno fa. Poi si è visto come è andata. E' inutile ricamarci sopra. Sono all'infimo livello dei perecottari.

8 - Qualche pensiero per concludere. A Bersani conviene non arrivare a nuove elezioni anticipate, e così potrà conservare la percentuale raggiunta con le recentissime elezioni, poiché il fango degli scandali e quello che emergerà dall'apertura dei cassetti infetti ad opera dei parlamentari grillini lo impantanerebbe ancora di più nei prossimi 8-12 mesi; con Berlusconi non potrà, per varie ragioni, inciuciare un governissimo "alla Merkel", né con Monti.
Due strade si presentano davanti: 1) assumere l'incarico del nuovo governo da Napolitano, la cui durata sarà breve perché dovrebbe assumere la fiducia parlamentare di PdL e Lega con "do ut des" inenarrabili; 2) ritirarsi dalla pretesa di formare il governo e lasciare campo libero al M5S promuovendone l'incarico anche presso Napolitano, e concedendogli la fiducia parlamentare nella formazione del nuovo governo, in modo che il governo a guida M5S possa durare quanto più a lungo possibile e, comunque, abbastanza per far decantare gli effetti degli scandali nella memoria degli elettori: potrà così ripresentarsi tra 5 anni con un volto nuovo e più pulito allo screening elettorale.
Per questa seconda ipotesi dovrà avere uno stomaco forte e non farsi venire facili convulsioni: d'altronde di stomaco forte, il Bersani, ha già dimostrato di averne molto appoggiando Monti e, ancor più, insieme a Berlusconi, Casini, ecc.. Non si vede perché, dunque, non dovrebbe mantenere questa forza di stomaco in un'alleanza - dall'esterno, beninteso - con il M5S, dal momento che il programma può essere sostanzialmente condiviso almeno per tre quarti e, da parte di Vendola, almeno per quattro quinti. In questo caso, tuttavia, vi è ancora la "variabile indipendente grillo" che non è detto che accetti nemmeno questo basso livello di inciucio e che preferisca far precipitare ulteriormente la credibilità politica del sistema attuale per avere in una prossima tornata elettorale il campo assolutamente libero da ogni mediazione, seppure con l'incertezza del caso.
Di credibilità in questo momento il PD ne ha poca ed è appunto sulla CREDIBILITA' che si sono sempre infranti tutti i maneggioni di sempre, dagli ultimi senatori dell'impero romano fino a quelli della seconda metà del 1700 nella Francia dei Capetingi e lo stesso Mussolini. E questo toccherà anche a Bersani e al sistema che rappresenta (Berlusconi è già fritto, non potendo contare che sull'appoggio delle vecchie mafie del sud e di quelle nuove del nord). Credibilità che i cittadini cominciano potentemente a disvelare e a pretendere con la forza tranquilla dell'elefante e non più con la lemma flaccida della vacca grassa da mungere all'occorrenza (Monti docet, in buona compagnia con Bersani e Berlusconi).

A proposito, vi lascio un wallpaper (in alto) del Programma del M5S da installare sul monitor del vostro PC, formato 1366 x 768 px; chi ne avesse uno differente può rimodellare questo con un semplice programma di grafica presente in ogni computer. In basso: wallpaper sulla Politica frattale in Europa nel 2013.